venerdì 11 luglio 2025

 Edo e Galdi

“…gente che non te guarda manco in faccia
e se provi a salutare pare che gli hai chiesto dei soldi”.


“Ho posato i fiori sulla terra calda e umida dell’estate. Sauro era il mio cane, il cane più fedele e amico che abbia mai avuto. Strano a dirsi ma mi ha insegnato la lealtà. Portevi bastonarlo e lui sempre lì a scodinzolare, senza rancore. Magari assomigliassimo in parte alle bestie! Probabilmente saremo meno animali”.

“Questo diario sta prendendo la forma della mia vita. Ho iniziato a buttar giù qualche parola così per scherzo ed è ritornato tutto a galla. Le cose tristi soprattutto, che sono rimaste appiccicate a questa pellaccia come la resina al tronco. Ora che ne ho raccontate alcune tutto sommato sto meglio e non riesco a smettere. Ho svuotato parte della gerla che porto sulle spalle, ci tenevo così tante pietre da dover camminare ricurvo. Mi sento più leggero adesso”.

Tratto da SIRO di Francesco Vidotto - 2011 - Minerva























lunedì 30 giugno 2025

 Galdi e
gli amici della UOEI


Siano in Svizzera, nel Canton dei Grigioni, nella regione dell’Engadina, e più precisamente al ghiacciaio del Morteratsch. La partenza del percorso è proprio di fronte alla stazione del Trenino Rosso, dove si nota subito un’installazione chiamata “lacrima del ghiacciaio”, un allarme per il repentino scioglimento dello stesso e per la lenta morte di tutti i ghiacciai alpini. Al loro ritiro resterebbe solamente un deserto di roccia e sabbia! Le colpe di questo disastro ecologico: l’uomo. Andando verso la lingua del Ghiacciaio Morteratsch, sedici paline indicano il continuo scioglimento e l'arretramento del ghiacciaio lungo gli anni partendo dal 1860 fino al nostro secolo. In pratica un lungo cardiogramma della sua vita. Il percorso ci illustra drammaticamente quanto strato ha perso il ghiacciaio, ed è visibile lateralmente sulle rocce, poiché si vede nettamente la riga dove una volta c'era. Lungo il sentiero fa bella mostra di sé il Piz Bernina con i suoi oltre 4.000 metri di altitudine. La sterrata, abbastanza pianeggiante, porta dai 1896 metri di altitudine della stazione ai circa 2144 del suo arrivo. Si prosegue su sentiero escursionistico, ben segnato, tra rocce e ghiaia fino ai m2190 …e qui il paesaggio si fa veramente strepitoso! Mentre cammino, uno strano personaggio mi racconta una leggenda. Narra la storia del pastore Erash e della bella e ricca Teresa; il loro amore era segreto e impossibile, ma i genitori della ragazza li scoprirono e riuscirono a separarli. Erash decise quindi di partire come soldato e la sua amata dopo averlo a lungo atteso si abbandonò alla morte. Quando egli ritornò a casa, seppe della tragedia e allora salì sulla montagna e si lanciò nel vuoto. L’anima tormentata della povera Teresa da allora vaga urlando “mort di Erash” dal quale pare derivi il nome del ghiacciaio.
Gli amici della UOEI si sono spinti verso la Capanna Boval m2494 seguendo la morena i nome Chunetta. Perciò mi avanza tempo. Accanto alla stazione parte il Sentiero delle Cascate, in direzione della Cascada da Bernina. Creata dal torrente Ova Bernina, è possibile ammirarla da diverse piattaforme. Quattro passi per il Sentiero della Cascata ...sono come il formaggio sui maccheroni!. A proposito! Devo ancora mangiare!