domenica 18 maggio 2025

 Edoardo e Galdino

“La tradizione è un punto di partenza per il futuro.
Conoscerla non significa conservare la cenere ma tenere viva la fiamma”.


“Vorrei il suo cane”, aveva detto.
“A che le serve?”.
“Per la caccia. Mi serve più del pane”.
“Allora mi dia il pane e avrà il cane”, gli rispose l’uomo.
Così fece ed ebbe l’animale.
Lo chiamò appunto Pane, che non gli veniva in mente un nome più azzeccato.
Pane era un maschietto e, quando lo prese, quasi non camminava.
Lo guardava con la testa bassa e la coda nascosta.
Non riusciva nemmeno a reggersi in piedi e allora lui si accovacciò,
gli prese il muso tra le mani e non lo lasciò più.
Poco alla volta il naso del cane ritornò a inumidirsi e la coda si alzò fiera.
Divenne per lui un grande aiuto e anche un caro e buon amico
a cui spesso domandava consiglio.
Non era tipo di molte parole e Pane ancora di meno,
perciò andavano d’accordo. Lo ascoltava, lo guardava e taceva.

Tratto da ONESTO di Francesco Vidotto - 2025 - Bompiani.



























venerdì 16 maggio 2025

 Edoardo e Galdino

"Ho portato il mio io sul punto più alto
e lo lascio lassù l'io che voglio essere.
Scendo con l'io che sono".


La stanza dove mangiava e viveva (NdR Guido Contin detto Cognac) era spoglia, con un tavolo di legno nel centro e una cucina economica accostata alla parete.
“Moglie, versaci del vino” gridò. Afferrò il fiasco lui stesso, e si riempi il bicchiere. Ne versò un fondo anche nel mio e lo allungò con l’acqua.
“Moglie, che modi sono questi” ripeté. “Abbiamo ospiti” disse al vento.
“E’ sposato?” domandai. In quel mentre, tra le gambe del tavolo, fece capolino un gatto grigio con un occhio mezzo chiuso.
“Oh, ben trovata”. La carezzò.
“Lei è Moglie. La mia Moglie” m’informò e sorrise.
“E’ arrivata un giorno da chissà dove, tutta fradicia e magra. Le ho dato il mio amore, un poco di latte, del pollo, e lei non se n’è più andata. Allora una sera, le ho chiesto di sposarmi. Ha detto ‘miao’. Ed eccoci ancora qui”.
Tratto da ONESTO di Francesco Vidotto - 2025 - Bompiani.






















domenica 11 maggio 2025

 La mia
 CASCATA BIANCA
(glicine)


Pianta dalla rara bellezza
con i suoi lunghi grappoli di fiori pendenti,
incanta gli occhi e profuma l’aria.