Edoardo, Galdino, il sole, la luna,...
Grazie all’intervento degli Alpini, la Santella in località Tre Faggi a Fuipiano Valle Imagna è stata riportata al suo antico splendore. Pulita, consolidata e rispettata nella sua autenticità, torna a essere punto di riferimento per chi cerca silenzio, contemplazione e bellezza. Attorno alla Santella, i dolmen in pietra sono stati risistemati con cura. Una nuova illuminazione, discreta e alimentata da pannello fotovoltaico, ne esalta la presenza anche nelle ore crepuscolari, trasformando il sito in un luogo da vivere all’alba, al tramonto e sotto le stelle. Un maestro scalpellino ha incastonato nella struttura alcuni sassi provenienti dal massiccio del San Gottardo, donati dal Gruppo Alpini di Zurigo. Queste pietre, simbolo di migrazione, sacrificio e speranza, sono collocate ai piedi della Santella come omaggio silenzioso alle genti che hanno attraversato confini e montagne portando con sé i valori della propria terra. Nonostante le sfide del tempo, i vandalismi e i cambiamenti climatici che minacciano i faggi secolari, Tre Faggi rinasce ancora una volta grazie all’amore di chi lo custodisce. Un grazie di cuore va agli Alpini, ma anche agli eredi del disperso Giovanni Zuccalà, alpino del 5°Btg. Tirano, dichiarato disperso per i fatti d’arme del 26 gennaio 1943 e benefattore del lascito della località e al Comune per le manifestazioni di stima e riconoscenza. I Tre Faggi è un luogo ricco di storie di persone che hanno percorso la “Via delle Genti” per emigrare nella vicina Svizzera. La storia recente racconta l’origine della Madonnina e del Crocefisso dentro la Santella: i due pezzi provengono proprio dalla Svizzera, portati in Italia da due valdimagnini. A tutto questo, metteteci un tramonto, una luna piena e la sua eclisse,...