Bel sentiero tra fede, natura e storia che si snoda da Sotto il Monte, paese natale di Papa Giovanni XXIII, fino ad arrivare a Caprino Bergamasco, percorso che il futuro Papa percorreva per recarsi alla scuola di Celana. Un percorso notevole di quindici chilometri, che si snoda su mulattiere e sentieri, tra fitti boschi di castagni e caratteristici borghi sparsi qua e là, fiancheggiato da modesti rilievi montani che danno vita alla Val San Martino.
E' questa l’occasione per ricordare Papa Giovanni XXIII e per conoscere questi sentieri, poco conosciuti ma molto belli, alle pendici del Monte Canto, del Monte Tesoro, dell’Ocone e della Corna Camozzera.
Alla partenza e lungo il tragitto sono collocati 7 sassi commemorativi: ognuno indica una tappa del percorso in ricordo del passaggio del futuro Papa. Voluto da Monsignor Battista Roncalli, il sentiero è stato inaugurato il 9 settembre del 2000 e riqualificato con la nuova segnaletica l'11 ottobre 2015, grazie all'aiuto del CAI di Bergamo, che ha completato con cartelli il percorso, e dei Comuni toccati dal sentiero.
"Quando il nostro padre
mi accompagnò verso i boschi
di Faida verso Villa d'Adda
e là mi lasciò proseguire solo
verso Pontida, dove stà la casa
dei nostri zii di Cà de Rizzi, per andare poi
di là in Celana come caldo forese,
trovandomi li solo, nel bosco,
ed al freddo, piansi ripensando
al tepore della famiglia
appena abbandonata".
Angelo Giuseppe Roncalli
“Antico percorso, tra i campi e i boschi, fatto da Angelino Roncalli, futuro Papa, per recarsi a scuola, a piedi da solo, al Collegio di Celana, all’età di 11 anni”: così recita il testo scolpito a mano sui sassi commemorativi lungo il percorso. Papa Giovanni XXIII, durante la sua fanciullezza, a partire dalla sua casa natale di Sotto il Monte, era solito percorrere tre sentieri per recarsi nei luoghi a lui più cari. A questi percorsi, come alla sua terra natale, rimase legato tutta la vita. Il più conosciuto e frequentato ora è quello che Angelino Roncalli, già da undicenne percorreva per recarsi a scuola al Collegio di Celana di Caprino e, poi, da seminarista e da prete, ripercorreva, prolungandolo fino a San Antonio e San Gregorio come passeggiata. Gli altri due percorsi cui il futuro Papa Giovanni era particolarmente affezionato erano, passando da Carvico e Villa d’Adda, quello per recarsi alla Madonna del Bosco e quello che conduce a Imbersago (traghetto).
Il tracciato, da Sotto il Monte a Celana e fino a San Gregorio, a lungo poco valorizzato, è stato recentemente recuperato e ripristinato per escursionisti e pellegrini, ora è un vero e proprio percorso della memoria. E’ stato valorizzato con la posa anche di sassi commemorativi indicatori delle tappe del percorso (cinque fino a Celana, sette fino a S. Antonio e San Gregorio) e con la messa in opera di nuova appropriata segnaletica a cura dell’Associazione Monvico e di altre istituzioni ed anti pubblici e privati.
Il tracciato, da Sotto il Monte a Celana e fino a San Gregorio, a lungo poco valorizzato, è stato recentemente recuperato e ripristinato per escursionisti e pellegrini, ora è un vero e proprio percorso della memoria. E’ stato valorizzato con la posa anche di sassi commemorativi indicatori delle tappe del percorso (cinque fino a Celana, sette fino a S. Antonio e San Gregorio) e con la messa in opera di nuova appropriata segnaletica a cura dell’Associazione Monvico e di altre istituzioni ed anti pubblici e privati.
Partiamo a Sotto il Monte dalla casa natale di Papa
Giovanni, situata vicino alla Chiesa di Santa Maria di Brusicco, dove fu
battezzato Angelo Giuseppe Roncalli. D’obbligo la visita alla casa natale e
alla chiesa. Un primo sasso commemorativo all’ingresso della casa natale
indica l’inizio del percorso, ben segnalato da cartelli posti sulla strada che
indirizzano il cammino. Percorriamo in successione, seguendo le indicazioni
scritte e/o i bolli rettangolari bianco-rossi con la scritta JXXIII, alcune vie
di strada asfaltata fino a immetterci, in località Malmetida, in zona collinare,
lontano dall’abitato, su una stradetta sterrata a tratti cementata o
acciottolata, dov’è posto il secondo sasso commemorativo da dove in leggera
salita raggiungiamo la località Mulini.
Continuiamo fiancheggiando bellissimi
muri a secco, tra prati e boschi distesi sul versante ovest del Monte Canto
fino a giungere in località Alzata in corrispondenza del bivio con la strada
che sale a Tassodine. Pieghiamo a sinistra fino a raggiungere il quadrivio dove
imbocchiamo a destra la via Alzata e, a seguire, la via Valle con la chiesetta
di S. Bernardino. Raggiunto un bivio con santella votiva, lasciamo la strada
asfaltata per piegare a sinistra sulla comoda sterrata che, man mano che si
inoltra nel bosco, diviene quasi pianeggiante, offrendo bei panorami sulla
valle dell’Adda con vista verso la Madonna del Bosco.
In località Acquedotto,
dove ci si presenta sull’alto muro a secco il terzo sasso commemorativo proseguiamo lungo la stradetta-mulattiera sino alla località Gavardo, dove
fiancheggiamo, sulla destra, l’omonimo agriturismo. Superata una sbarra che non
consente il passaggio alle autovetture, ci inoltriamo nel bosco ora su un
sentiero vero e proprio che ci porta, in un ambiente selvaggio, completamente
disabitato, nel bosco di prevalenti castagni, dov’è comunque situata un’area
pic nic. In località Roccolo ci si presenta il poco piacevole spettacolo di
alcune costruzioni recenti incompiute ed abbandonate, disposte a mo’ di
villaggio residenziale, come pure, nella sottostante ampia radura di Faida, una lunga
costruzione lasciata inconclusa.
Proseguendo su sentiero nel bosco, in vista di Celana
sullo sfondo dei Monti Linzone e Tesoro, incontriamo il quinto sasso
commemorativo e una successiva cappelletta per poi abbassarci alla località di
Ombria, da dove, usciti su strada asfaltata, giungiamo al Collegio di Celana, dove andava a scuola. Nell'edificio, fondato dal Cardinale Borromeo, ancora oggi si trova l'aula che frequentava il futuro Papa. All'interno della chiesa c'è un piccolo museo dedicato al suo periodo scolastico. Da vedere anche la Pala de di Lorenzo Lotto. Punto di arrivo è San Gregorio a Cisano Bergamasco, luogo in cui dormiva all'interno della canonica.
Per un “eventuale futuro" ritorno a piedi verso Sotto il Monte conviene rientrare con percorso ad anello (ed anche più breve!) passando da Pontida e Fontanella. Quindi da Celana scendiamo a Pontida, dove possiamo sostare e visitare il l’Abbazia, Monastero cluniacense di S. Giacomo Maggiore. Dall’Abbazia seguendo le indicazioni per Fontanella, alla fine del cimitero, prendiamo il sentiero, che prima su stradetta in terra battuta, poi su mulattiera-ampio sentiero, sale in traverso il versante nord del Monte Canto, attraversando fitti boschi di castagni.
Incontriamo nel mezzo del bosco la Pietra di S. Alberto da Prezzate, una grande pietra sagomata comodamente a misura d’uomo, dove, secondo la leggenda, il santo, si distendeva per riposare e dove trovava immediato sollievo a mal di schiena e gambe di cui soffriva. Raggiunta la dorsale, scendiamo all’Abbazia di Fontanella. Qui conviene sostare per visitare lo splendido complesso monastico, aperto al pubblico. L'Abbazia fu fondata nel 1080 da Alberto di Prezzate; in tempi più recenti, fu gestita da Padre David Maria Turoldo dal 1964 fino al 1992, data della sua morte. Per rientrare a Sotto il Monte imbocchiamo un breve e comodo sentiero, oltre che ben segnalato. In saliscendi e in leggera discesa, il piacevole sentiero di ‘mezzacosta’, che attraversa boschi di castagni, robinie, noccioli, ci porta alla Torre di S. Giovanni con la chiesetta di Santa Maria che domina l’abitato di Sotto il Monte con ampia vista sulla pianura. Infine scendiamo su mulattiera gradinata a Ca’ Maitino, dove è possibile visitare il Museo di Papa Giovanni, per rientrare alla Chiesa di Santa Maria di Brusicco e alla casa natale di Papa Giovanni, dove si chiude il bel percorso ad anello.
E dopo 15 km. di sacro
un augurio un pò profano.
Ma voglio esagerare!
Tanti, tanti, tanti, tantissimi auguri a tutti!!
Tanto...sono gratis!!!
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