18 febbraio 2018
A SPASSO NEL PARCO DEL MONTE BARRO
Parto da Galbiate: di solito vado
verso la chiesa di S. Alessandro e poi verso S. Michele, la chiesa incompiuta,
su una comoda strada senza traffico. Oggi prendo il sentiero del bosco per
salutare gli ultimi fiori invernali e dare il benvenuto ai primi fiori primaverili.
Arrivo al rifugio Pian Sciresa
dove, bevendo, un buon caffè e
chiacchierando con gli amici alpini, decido che andare in vetta non è il caso: la
giornata non è serena e una foschia bassa nasconde i panorami. Sarà per la
prossima volta perché un panorama a 360° così, a soli m922, è un’occasione
unica. Via verso l’Altare degli Alpini, un bel cucchiaio di salita, verso il
Sasso della Vecchia (mi viene in mente la Gisella!) e attraverso il magnifico
Bosco del Foè con le sue sorgenti calcificanti.
Piccola deviazione verso l’Eremo,
che ha ancora un magnifico aspetto autunnale, e ai suoi santi.
Passo dalla
Baita degli Alpini e visito con calma il sito archeologico: l’avevo sempre visto
dall’alto.
Ritorno al Cappello degli Alpini e giù verso la macchina
accompagnando una giovane coppia di escursionisti che non si ricordavano più
dove avevano posteggiato. Innamorati?
Che dire: un bel giretto di circa
4 ore con 20/30 minuti di salita. Un buon allenamento per la futura Val
d’Orcia, in Toscana, di Pasqua.
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