lunedì 11 novembre 2019

GALDI
10 novembre 2019
Rosciano di Ponteranica 

Caffè alla pasticceria Bonati di Paladina. Sulla bustina dello zucchero un tale W. Shakespeare mi dice: “Il saggio sa di essere stupido, è lo stupido invece che crede di essere saggio”. Sono pienamente d’accordo con te, amico! Prendo la ciclovia di Almè sotto il Santuario di Sombreno ...ma cosa ci fa un dromedario qui?... e punto “diritto” per Rosciano. Entro subito nel Parco Regionale dei Colli di Bergamo. Lascio stare la deviazione per il Laghetto Gres e, dopo aver passato l’Azienda Agricola e Centro Ippico “Quadrifoglio”, lascio la strada per la Valmarina e seguo Ponteranica. Passata la Galleria del Morla (fino a pochi anni fa mostra permanente di foto della Ferrovia della Valle Brembana) sbuco alla vecchia stazione di Ponteranica. Salgo verso la Maresana…bella salita però…e giungo all’ingresso del Santuario. Ci sono gli Alpini locali che depongono la corona d’alloro sul monumento dei Caduti. Il Santuario di Rosciano, frazione di Ponteranica, anche se poco conosciuto, è immerso nel verde dei Colli. In pratica, è una riproduzione fedele del santuario dei Pirenei, con le statue di Maria e di Bernadette ed è un santuario frutto di una storia di fede popolare. La frazione soffriva di penuria d’acqua perché la vena acquifera presente era insufficiente per i bisogni della popolazione. Nel 1925, davanti alla grotta di Lourdes, durante un pellegrinaggio parrocchiale, l’allora parroco don Luigi Ravasio fece solenne promessa a Maria di costruire un’analoga grotta in paese se avesse concesso la grazia di trovare una nuova vena d’acqua sufficiente per la popolazione. Dopo scavi ed esplorazioni, fu scoperta sul colle della Maresana. Fedele alla solenne promessa la popolazione trasformò la grotta della fontana in una cappella. La profonda spaccatura della valle non ebbe bisogno che di qualche ritocco e di qualche opera secondaria. Sul fondo della spaccatura fu realizzato l’altare che fu aperto al culto il 15 aprile 1930. In seguito fu sistemato il terreno antistante, realizzando un vasto piazzale e da un ampio sagrato pavimentato in porfido posato a "opus incertum". La chiesa è ricavata all’interno di una grotta posta sotto la strada e presenta un ingresso ad arco realizzato in cemento armato e chiuso da cancellata. Internamente presenta un’unica navata pavimentata con lastre di pietra ed è caratterizzata da pareti rocciose a vista. Il presbiterio è rialzato di due gradini ed è coperto da una piccola copertura a due spioventi in cemento sopra la quale è collocatala statua della Madonna. Sulla parete di fondo è collocato un crocefisso ligneo. Nel prato sovrastante la piccola chiesetta del 1400: da una finestrella aperta vedo dei bellissimi affreschi sulla Madonna. Nelle vicinanze la nuova chiesetta e il monumento ai Caduti nelle Guerre.
 




















Per il ritorno stessa strada, passando davanti alla biblioteca dedicata al “grande” Peppino Impastato (ma chi era costui?...ignorante!...!!!), e aperitivo al BoPo. Quasi arrivato a destinazione, veloce deviazione per il Monumento ai Partigiani caduti durante la tragica azione di Villa Masnada del 26 settembre 1944: questi sono i luoghi dello scontro a fuoco tra i partigiani della Brigata “Valbrembo” e i rastrellatori fascisti. Il monumento ricorda i cinque partigiani rimasti uccisi. Ma…LEGGI…ti farà bene! Un pezzetto del “Sentiero di Ilaria” e passo davanti all’enorme villa dei Conti Agliardi …che oggi ho adoperato come posteggio!!
Gran bella tranquilla camminata!






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