"Se fif de ste bande..."
"Sò gnit a èt i me còrne"
Baiedo - Alpe di Nava - Rifugio Riva - Alpe Piattedo - Primaluna (ponte) - Pasturo (cascata)
Pensieri lib(e)ri “…mi vennero in mente le storie spaventose, piene di spiriti maligni e prodigi, che mio padre e mio nonno mi raccontavano da bambino, nelle notti d’inverno passate nella stalla per godere del calduccio fornito, gratis, dalle vacche da latte. Mi sovvenne alle narici l’odore penetrante, ma non disgustoso, della paglia rivoltata mista agli escrementi delle mucche, ma anche il profumo dell’immancabile polenta, che costituiva la cena serale, insieme al latte e a qualche verdura. Tra quegli odori, al lume di una sola lanterna a petrolio, con sapiente lentezza, mi raccontavano storie di fantasmi esorcizzati dopo il concilio di Trento, evento mitico di cui conoscevano solo il nome, e di gatti neri che misteriosamente diventavano enormi, grandi quanto un carro, e ghermivano i viandanti peccatori. Immancabilmente, concludevano, il demonio avrebbe ghermito anche me, se fossi diventato un luter, un senza Dio. La propaganda antiprotestante aveva sempre raffigurato Lutero come un mostro e il suo nome, per la gente del popolo, era sinonimo di eresia, di abominio. E c’era un diavolo per ogni peccato: dai più tremendi, come Satana o Belial, ai più bonaccioni, come Ciapì, Chiappino, che mi avrebbe tirato per gli sgarlecc, le gambe, nell’ora del trapasso, limitandosi, in vita, a farmi scherzi da prete. Un’enorme burlone, cui andava la mia simpatia”.
Tratto da LA TAVERNA DEL DIAVOLO di Roberto Trussardi
- 2007 - Stampa Alternativa

Nessun commento:
Posta un commento