lunedì 11 giugno 2018

10 giugno 2018
Immagine correlata
Strada delle Gallerie
Rifugio A. Papa
Strada degli Eroi
Ossario

Parlare del Pasubio, ultimo baluardo all’invasione austriaca della guerra 1915-18, vuol dire rievocare tristi pagine di storia e gesta di gloriose imprese compiute in tempi che oggi sembrano lontanissimi. Il Pasubio è un luogo di straordinario interesse storico e alpinistico, dove natura e storia convivono in uno stretto legame. Un luogo impervio dove si è consumato il dramma di una generazione disgraziata che ha bruciato la propria gioventù in una guerra assurda e dove successivamente altre generazioni hanno lavorato duramente per recuperare tonnellate di bombe, lamiere, fili spinati, tralicci.





Dal passo Pian delle Fugazze m1162, dove lasciamo le auto, raggiungiamo tramite navetta, la Bocchetta Campiglia m1180, lungo la Strada degli Scarrubbi. Una targa e un cancelletto  indicano l’inizio della mulattiera con la quale si accede alla prima galleria.  Sul frontone una scritta ricorda le squadre che nel 1917, in tempo record di 9 mesi,  costruirono questo percorso, lungo m6300; esso guadagna quota lentamente in un susseguirsi continuo di gallerie (52 in tutto) e di cenge aeree scavate a mezza costa nella roccia,  tra gli appicchi e i burroni del tormentato  versante meridionale  del Pasubio.
Tra scorci mozzafiato  si raggiunge la galleria 19, la più lunga (m370) mentre la successiva si svolge con un’incredibile  serie di spirali all’interno di un torrione fino ad uscire sulla sua estremità.
Dopo aver aggirato il Monte dei Forni Alti, si raggiunge il Passo Fontana d’Oro (m1875) oltre il quale si è sul punto più alto, al Cimon del Soglio (m2000) affacciati sull’impressionante burrone  della Val Canale.
Da questo punto inizia la discesa verso le Porte del Pasubio e la suo vicino rifugio chei si raggiunge dopo uno spettacolare tratto scavato a campana  nella roccia e dopo aver passato numerosi resti di postazioni di artiglieria e di ricoveri (m1928). Una parte del rifugio dedicato al generale Achille Papa era il quartiere generale  e sorgeva al centro di una cittadella militare aggrappata alle Porte del Pasubio.
































Scendiamo al Pian delle Fugazze percorrendo un’altra magnifica mulattiera, la Strada degli Eroi, traversando dapprima l’alta Val Canale e passando sotto le dirupate pendici del Cogolo Alto e, superata l’esile galleria d’Havert, la vista si apre sulla Val di Fieno. Tagliando i tornanti con dei ripidi sentierini, con ampie vedute sul Sengio Alto, si scende a raggiungere il fresco bosco di abeti attraverso il quale si torna comodamente a recuperare le nostre auto.








Difficile scegliere tra oltre 150 foto. Meritano di essere lasciate "al naturale" cioè senza nessun intervento umano.




Nessun commento:

Posta un commento