10 giugno 2018
Strada
delle Gallerie
Rifugio
A. Papa
Strada
degli Eroi
Ossario
Parlare
del Pasubio, ultimo baluardo all’invasione austriaca della guerra 1915-18, vuol
dire rievocare tristi pagine di storia e gesta di gloriose imprese compiute in
tempi che oggi sembrano lontanissimi. Il Pasubio è un luogo di straordinario interesse
storico e alpinistico, dove natura e storia convivono in uno stretto legame. Un
luogo impervio dove si è consumato il dramma di una generazione disgraziata che
ha bruciato la propria gioventù in una guerra assurda e dove successivamente
altre generazioni hanno lavorato duramente per recuperare tonnellate di bombe,
lamiere, fili spinati, tralicci.
Dal
passo Pian delle Fugazze m1162, dove lasciamo le auto, raggiungiamo tramite
navetta, la Bocchetta Campiglia m1180, lungo la Strada degli Scarrubbi. Una
targa e un cancelletto indicano l’inizio
della mulattiera con la quale si accede alla prima galleria. Sul frontone una scritta ricorda le squadre
che nel 1917, in tempo record di 9 mesi,
costruirono questo percorso, lungo m6300; esso guadagna quota lentamente
in un susseguirsi continuo di gallerie (52 in tutto) e di cenge aeree scavate a
mezza costa nella roccia, tra gli
appicchi e i burroni del tormentato versante
meridionale del Pasubio.
Tra
scorci mozzafiato si raggiunge la
galleria 19, la più lunga (m370) mentre la successiva si svolge con un’incredibile serie di spirali all’interno di un torrione
fino ad uscire sulla sua estremità.
Dopo
aver aggirato il Monte dei Forni Alti, si raggiunge il Passo Fontana d’Oro
(m1875) oltre il quale si è sul punto più alto, al Cimon del Soglio (m2000)
affacciati sull’impressionante burrone
della Val Canale.
Da
questo punto inizia la discesa verso le Porte del Pasubio e la suo vicino
rifugio chei si raggiunge dopo uno spettacolare tratto scavato a campana nella roccia e dopo aver passato numerosi
resti di postazioni di artiglieria e di ricoveri (m1928). Una parte del rifugio
dedicato al generale Achille Papa era il quartiere generale e sorgeva al centro di una cittadella
militare aggrappata alle Porte del Pasubio.
Scendiamo
al Pian delle Fugazze percorrendo un’altra magnifica mulattiera, la Strada
degli Eroi, traversando dapprima l’alta Val Canale e passando sotto le dirupate
pendici del Cogolo Alto e, superata l’esile galleria d’Havert, la vista si apre
sulla Val di Fieno. Tagliando i tornanti con dei ripidi sentierini, con ampie
vedute sul Sengio Alto, si scende a raggiungere il fresco bosco di abeti
attraverso il quale si torna comodamente a recuperare le nostre auto.
Difficile scegliere tra oltre 150 foto. Meritano di essere lasciate "al naturale" cioè senza nessun intervento umano.
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