UOEI Bergamo
25 novembre 2018
da ADRARA SAN MARTINO
“TROPPA GENTE SI OCCUPA DEL SENSO.
METTETEVI IN CAMMINO.
VOI SIETE IL SENSO ED IL
CAMMINO”.
Jean Sulivar
E’ ancora autunno nel territorio di
Adrara San Martino, piacevole borgo della provincia bergamasca, incastonato al
centro della omonima valle, ai piedi del Monte Bronzone e del lago d’Iseo. Ma
Adrara non è solo un bel paesaggio: a rendere particolarmente interessante
l’intero territorio sono i suoi sentieri che ne fanno la meta ideale per chi
ama camminare. Nel corso delle escursioni è possibile
fare piacevolissime scoperte: le vecchie mulattiere in pietra, le numerose
cascine, i muri a secco che terrazzavano le pendici scoscese e un paesaggio in
cui si alternano fitti boschi e ampie radure, che regala all’escursionista un panorama
mozzafiato. Nelle giornate terse l’occhio può spaziare a Nord ed ad Ovest abbracciando
la catena alpina e le sue cime principali, a Sud coglie la vastità della
pianura Padana fino all’Appennino Tosco-emiliano e ad Est, dalla cima del Monte
Bronzone, spendida la terrazza sull’infinito, è quasi un tuffo fra le acque
scure, segnate dalla brezza e dalle vele del lago di Iseo. Oltre a scoprire le bellezze
naturalistiche della zona, percorrere i sentieri della valle di Adrara permette
di immergersi nella storia del territorio. I sentieri sono come un libro aperto
e percorrerli equivale a sfogliarne le pagine, raccontano storie antiche e sono
disseminati di importanti tracce del passato: le numerose contrade, la Chiesa
di Collepiano che secondo la tradizione sarebbe legata a San Carlo Borromeo, le
tante cappelle votive che testimoniano la stretta relazione tra il territorio e
la tradizione cristiana, la Madonna dei Carbonai, splendida posizione panoramica, e le mulattiere recuperate, stupende scalinate in pietra, percorse
per secoli dalle genti di questa valle che hanno sempre amato l’aspro fascino
delle proprie montagne. Le scoperte sono infinite, ma non bisogna avere fretta.
Occorre innanzitutto dosare il passo, regalarsi il tempo del viaggio,
assaporare il cammino in ogni suo passo e attendere con fiducia che il sentiero
ci sveli i suoi tesori nascosti.
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