lunedì 14 gennaio 2019

20 gennaio 2019


Il percorso che vi descrivo parte dall’Alpe Oneda, una piccola frazione sopra il comune di Valbrona. Per raggiungerla bisogna arrivare sino a Valbrona da Canzo o da Onno. Troveremo la piccola chiesetta di San Rocco e proseguiamo per Via Ziniga che parte a lato della chiesa. La strada sale con vari tornanti e con bella vista sulle Grigne, poi si addentra in un bosco. Superiamo una prima sbarra sempre alzata. Più avanti ne raggiungiamo un'altra, di colore bianco, chiusa m725. Parcheggiamo l'auto nei posti che si riesce a trovare e ci incamminiamo lungo la strada asfaltata in salita. Cominciamo a vedere il Lago di Lecco e le Grigne. Inizia il bosco e proseguiamo con delle serpentine alternando poca pendenza a strappi molto elevati che ci fanno guadagnare in poco tempo molti metri in altezza, da…lingua fuori! Nei brevi tratti senza alberi possiamo così vedere il lago. Sul muro di una recinzione leggiamo questa targa: "a Icaro a Leonardo al coraggio alla scienza agli uomini che non rinunciano a sognare" m955. La strada diventa più stretta e molto ripida ed il fondo è in cemento (mulattiera): da qui possiamo vedere le Grigne e i Resinelli. Troviamo un sentiero che sale a sinistra e, tra erba e arbusti, raggiungiamo le Baite Mapomo di alta quota. Dietro il primo dei tre edifici c'è una grande cartina del Triangolo Lariano che occupa tutta la parete m1185 e passiamo accanto ad un grande faggio monumentale. Proseguiamo e raggiungiamo il vasto pianoro prativo m1200 oltre il quale è situato il Rifugio S.E.V. Iniziamo ad attraversare il prato, dapprima in leggera salita e poi con maggiore pendenza, in direzione del rifugio. 






















Ho proseguito per il Corno Orientale di Canzo essendo il sentiero meno difficoltoso degli altri due, su ghiaie ed erba, al sole e senza passaggi attrezzati: i sentieri nascondevano un fondo di ghiaccio sotto una coltre alta di foglie secche. 
Si prende il sentiero che si abbassa ai piedi della parete Fasana del Corno Centrale e poi si risale su ghiaie alla base dei pilastri dei Corni fino a portarsi alla Bocchetta di Luera m1221 aperta tra il Corno Centrale e quello Orientale. Dalla bocchetta si continua a sinistra per un breve e comodo pendio erboso fino alle vetta m1232 dove si arriva tranquillamente in circa m30/40.








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