Il Comune di Caglio (Triangolo Lariano) rende omaggio al grande maestro Giovanni Segantini (Arco, Trento, 1858 -
Schalfberg, Engadina, 1899) e alla sua permanenza in Brianza con questa esposizione
“a cielo aperto” permanente.
Un occasione per ripercorrere
le tappe della folgorante carriera dell’artista e approfondire il suo legame
con Caglio in particolare.
A Caglio Segantini
arriva nell’autunno 1885 e vi resta sei mesi all’incirca: il tempo necessario
per l’elaborazione di Alla stanga, una delle sue opere più famose, la monumentale opera conclusiva dell’esperienza
briantea. Il pittore riuscì a concentrare nel dipinto l’atmosfera della piana
di Santa Valeria, una zona particolarmente suggestiva di Caglio, dove vi erano
alcuni steccati preso i quali venivano regolarmente legate alla stanga, sul far
della sera, le vacche brune del paese.
Attraverso un’accurata
selezione di alcuni dei i suoi maggiori capolavori, riprodotti a grande dimensione
e collocati “en plein air” nei punti del borgo brianteo più suggestivi (antica contrada del Rosario, rione medioevale, casa dove soggiornò, antica negera, borgo medioevale del Funai,...) e più
significativamente legati al maestro, la mostra ripercorre l’intera esperienza
artistica ed esistenziale del pittore.
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ALLA STANGA - 1886 |
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DOPO IL TEMPORALE - 1883/84 |
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ARATURA - 1890 |
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ZAMPOGNARI IN BRIANZA - 1883/85 |
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PASCOLI DI PRIMAVERA - 1866 |
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LA VITA - 1896/99 |
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LA NATURA - 1897/99 |
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LA MORTE - 1898/99 |
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LA RACCOLTA DEL FIENO - 1889 |
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Antica nevera |
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L'AMORE ALLA FONTE DELLA VITA - 1896 |
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LE DUE MADRI - 1889 |
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LE CATTIVE MADRI - 1894 |
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L'ANGELO DELLA VITA - 1894 |
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A MESSA PRIMA - 1885/86 |
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BENEDIZIONE DELLE PECORE - 1884 |
Una visita è obbligatoria, essendo a poche centinaia di metri, al Santuario della Madonna di Campoè: sul luogo esisteva, nel Medioevo, una edicola mariana. Verso la fine del '600, a seguito di un evento miracoloso, la comunità cagliese ampliò l'edificio preesistente, il quale assunse l'attuale struttura architettonica.
Sulla strada del ritorno, a pochi chilometri, la magnifica chiesa dei ss. Cosma e Damiano: romanica, XII secolo, con in suo bellissimo campanile con quattro ordini di bifore.
Andremo a visitarla, dopo l'escursione del 10 marzo all'immenso secolare castagneto e ai funghi di terra di Rezzago, per i suoi magnifici affreschi.
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