GALDI
14 agosto 2019
Panoramica vetta delle Alpi Lepontine, situata sulla sponda nord-occidentale
del Lago di Como e del Lago di Mezzola.
E’ considerato uno dei migliori balconi panoramici sull’Alto Lario, caratterizzato da splendide vedute uniche sul sottostante Pian di Spagna, sul dirimpettaio Pizzo Sasso Canale, la bassa Valchiavenna, il Lago di Como.
In cima sorgono le rovine di un piccolo sacrario votivo dedicato ai Caduti della Seconda Guerra Mondiale,
fatto costruire nel 1969, andato poi distrutto a causa di un fulmine pochi anni dopo.
Oggi ne rimangono soltanto i muri perimetrali e, poco più a valle, una parte della curiosa
copertura a forma di cappello d'alpino.
Ci sono montagne che uno le ha osservate tante volte durante le salite sulle vette più vicine e che però, per tanti e diversi motivi, non ha mai salito. Nel mio caso, il Monte Berlinghera, è stato a lungo una di queste. Che fosse un notevole punto panoramico sul Lago di Como e sulle montagne circostanti lo sapevo, ma non mi aveva mai attirato, forse perché lo consideravo “troppo lontano” da raggiunge. Cercando delle salite "belle" ma non faticose e approfittando del limitato traffico del Ferragosto, finalmente il Berlinghera è “finito nel sacco”. Niente di meglio per chi desidera trascorrere una giornata tra grandi spazi e illimitate visioni sul lago di Como!
Dal parcheggio di San Bartolomeo, grazioso maggengo (area intermedia di pascolo del bestiame tra le sedi invernali di pianura o di fondovalle e le sedi estive di alpeggio in alta quota) dove si trova l’omonima chiesetta (sembra una casa!) presso la quale si può parcheggiare m1024, facciamo scorta idrica presso l’utilissima fontana e cominciamo la salita al monte per la cosiddetta via normale seguendo l’indicazione dell’Alta Via dei Monti Lariani. Saliamo in un bel bosco di abeti, pini silvestri, faggi e querce, fino a intercettare la pista sterrata agro-silvo-pastorale che parte anch’essa da San Bartolomeo, ma fa un largo giro. Seguiamo quest’ultima, a tratti ripida, fino a un tratturo molto sassoso che, proseguendo in scoscesa salita, incrocia un’altra ampia mulattiera. Entriamo nel solco della Valle Scura e scorgiamo da una parte l’alpeggio dell’Alpe Pescedo m1559 mentre dall’altra sorgono le baite dell’Alpe di Mezzo m1530. Si segue un buon sentiero prativo, dove l'erica con la sua fioritura arricchisce il paesaggio, che porta alla Bocchetta del Chiaro m1666, sella tra il Monte Berlinghera e il Sasso Canale, attraversata da una brutta linea dell’alta tensione. Raggiunto il valico, si segue il sentiero che percorre la larga dorsale della cresta in corrispondenza dell’estremità superiore del Termenone m1854, un lunghissimo muro che separava le proprietà dei pascoli. Da questo punto un vento abbastanza forte e soprattutto freddo, proveniente dalla Valchiavenna, ci accompagnerà fino alla cima. Dopo aver raggiunto la croce posta in una zona molto panoramica, si prosegue su terreno aperto e roccioso fino alla cima: il panorama prende ampiezza e...bellezza!.
Siamo arrivati in cima al monte Berlinghera in circa due ore di cammino (il dislivello approssimativo è di m730). Il panorama si estende magnificamente a 360°e gli scatti fotografici non si contano!
Siamo arrivati in cima al monte Berlinghera in circa due ore di cammino (il dislivello approssimativo è di m730). Il panorama si estende magnificamente a 360°e gli scatti fotografici non si contano!
Nota bene: ho incontrato circa trenta persone sul percorso di cui solo due italiani.
Ma perché gli stranieri conoscono i nostri bei posti e noi... no???
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