giovedì 5 ottobre 2023

 EDO & GALDI, semper 'n gir
5 ottobre 2023
"Nel mondo sublunare esistono corpi e poteri.
Dei corpi si occupano i medici, del potere gli avvocati.
Il resto è teatrino, orpello, moda, illusione, incantamento.
Politici, televisione: tutta scenografia”.
Tratto dal romanzo “VENERE PRIVATA”
di Giorgio Scerbanenco - Garzanti.

Pochi passi (?), poche parole (!) …Colma di Sormano m1122 > Colma di Caglio m1129 > Monte Croce m1343 > Bocchetta di Caglio m1124 > Monte Bul m1406 > Monte Palanzone m1433.

Vi voglio parlare di una salita nota per la sua difficoltà tra gli appassionati di ciclismo. Il Muro di Sormano entrò nel percorso del Giro di Lombardia nel 1960, quando il patron Vincenzo Torriani, volendo rendere più selettiva la corsa, decise di aggiungere questa nuova salita, breve ma dalle pendenze proibitive. L'effetto desiderato superò le aspettative: la salita si rivelò così dura che molti professionisti furono costretti a scendere di bicicletta e proseguire a piedi. Da tenere in considerazione che allora le bici erano più pesanti e i rapporti molto meno selettivi di adesso. Il Muro di Sormano rimase nel percorso di gara per tre edizioni, fino al 1962, dopodiché si decise di non affrontare più questa salita estrema, anche perché la gara veniva falsata dalle numerose spinte che i corridori ricevevano dagli spettatori. Dopo la costruzione della nuova strada provinciale, più larga e dalle pendenze più abbordabili, la strada del Muro è stata abbandonata dal traffico veicolare ed è caduta in disuso. Tuttavia, alcuni appassionati di ciclismo ne hanno promosso il recupero e nel 2006, sostituita la vecchia pavimentazione ormai rovinata con un nuovo manto di asfalto, il Muro è stato nuovamente inaugurato e rimesso a disposizione dei ciclisti, inserendolo nuovamente nel percorso del Giro di Lombardia del 2012 e del 2018. La strada del Muro di Sormano inizia alcune centinaia di metri dopo l'abitato di Sormano. Dopo una brevissima discesa e un ponte che scavalca un torrente, inizia la salita che da Ponte del Corno si snoda per circa 1700 metri superando un dislivello di quasi 300 metri, con una pendenza media del 17% e punte fino al 27%. La strada, molto stretta, sale in mezzo al bosco. Vi sono quattro tornanti. Lungo tutta la salita, una serie di scritte sull'asfalto indica, metro per metro, la quota altimetrica, di modo che il ciclista possa sempre sapere dove si trovi e quanto manchi al termine della salita; inoltre il fatto che le scritte siano più o meno ravvicinate è indicativo della maggiore o minore pendenza. Tra il terzo e il quarto tornante si esce dal bosco e vi sono alcuni punti panoramici, anche questi segnalati da scritte sull'asfalto, da cui è possibile ammirare le montagne circostanti: i Corni di Canzo, il Cornizzolo, il Barzaghino, il Palanzone e, più lontano verso est, il Resegone e le Grigne.
Conoscendola …l’abbiamo evitata!!






























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