domenica 29 dicembre 2024

 “Nei nostri presepi siamo soliti mettere tante statuine simboliche. Anzitutto, quelle di mendicanti e di gente che non conosce altra abbondanza se non quella del cuore. Anche loro stanno vicino a Gesù Bambino a pieno titolo… Spesso i bambini, ma anche gli adulti, amano aggiungere al presepe altre statuine che sembrano non avere alcuna relazione con i racconti evangelici. Eppure, questa immaginazione intende esprimere che in questo nuovo mondo inaugurato da Gesù c’è spazio per tutto ciò che è umano e per ogni creatura. Dal pastore al fabbro, dal fornaio ai musicisti, dalle donne che portano le brocche d’acqua ai bambini che giocano… Tutto ciò rappresenta la santità quotidiana, la gioia di fare in modo straordinario le cose di tutti i giorni, quando Gesù condivide con noi la sua vita divina”. Papa Francesco, Admirabile Signum, 2021.


L'opera, raffiguranti personaggi realmente esistiti, è visitabile alla Canottieri Moto Guzzi di Mandello del Lario. Un piccolo gioiello che, già dal primo anno, sta riscuotendo sempre più successo tanto che si pensa a farlo diventare una tradizione. Ma come è nata l’idea? Uno dei punti di forza del presepe mandellese è l'originalità, che si manifesta non solo nello scenario e nelle statue galleggianti, ma anche nella scelta dei personaggi raffigurati alcuni mandellesi del Novecento che rappresentano valori nei quali identificarsi anche oggi. Gli indumenti sono stati realizzati recuperando materiale impermeabile e cucendo tutto su misura. Il volto porta al massimo qualche dettaglio accennato, per scelta, ma le capigliature sono fedeli a quelle dei vari personaggi. Le statue sono grandi: i Re Magi arrivano a 1,30m di altezza. Da quella dimensione è stato fatto tutto in proporzione. Non è stato facile riuscire a fare galleggiare le statue: con il vento è stato più complesso. Quali sono i personaggi rappresentati? Gli ideatori di questo presepe hanno scelto alcune figure del passato “de Mandèl bass” che, per qualche aspetto della loro vita, a loro parere, possono aver rappresentato la santità quotidiana. A testimonianza di quanto le idee più semplici, seppure laboriose da realizzare, possano rivelarsi vincenti. Soprattutto a Natale.




Suor Camilla… è stata per molti testimone di fede profonda e dell’importanza della preghiera a Dio.



Eugenio Lafranconi (El Geni)… l’altruismo e la generosità verso i famigliari, gli amici, gli sconosciuti hanno ispirato la sua vita.


Arciprete Giuseppe Castelli… rigorosità e coerenza sono state l’eredità che ha lasciato ai suoi parrocchiani.


Maestra Maria Stucchi… ha fatto dell’educazione dei piccoli la vocazione della sua vita.


Lucia Bartesaghi (Lucia dèj giurnaj)… nella sua semplicità è stata esempio di amore per gli animali.


Dott. Franco Stea… alla competenza propria della professione, univa una profonda umanità, fondamentale per i suoi malati.


Rosina Monti… ha sempre accolto con il sorriso e la disponibilità chi si rivolgeva a lei per chiedere aiuto.


Laura  Pelucchi (Laura Pelùca)… si è dedicata con amore e impegno alla crescita della sua numerosa famiglia.


Colonnello Galdino Pini… legato alla Resistenza e aiutava le persone in difficoltà, chiamandole a lavorare nella propria azienda.







Luigi Bartesaghi (El Petulèn)… è stato capace di impegno per riorientare al positivo il suo spirito di iniziativa.





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