Galdino
"Non pensare a ciò che hai perduto, pensa a ciò che hai avuto...".
Seneca
“Quando vien la Candelòra dell’inverno semo fora, ma se piove o tira vento, dell’inverno siamo dentro”. Bella giornata di sole, ma ha smesso di piovere da poco. Salgo sulla mia bicicletta e via: lago di Lecco, di Annone, di Pusiano, del Segrino. Ca …nzo, che salita! Oggi mi sento un Asso. Le numerose “formiche a due ruote” non riescono a starmi dietro …sulla salita, mio terreno preferito! La Cascata Vallategna (un portentoso salto di circa trenta metri che decreta la fine della Brianza e l’inizio della Vallassina), la chiesa di San Alessandro a Lasnigo (eretta prima del secolo XII, fu edificata su un’altura, alla quale si accede tramite una scalinata, affiancata dalle settecentesche cappelle della Via Crucis. La torre campanaria è caratterizzata da cinque ordini, con feritoie, monofore e bifore.)….e, per la Madonna, eccomi al colle del Ghisallo, con il grande Museo del Ciclismo che raccoglie svariati cimeli e il piazzale panoramico con il Monumento al ciclista. Posteggio la bici (che mal di cu…!) per una visita alla chiesetta. Non si è a conoscenza dell’esatta origine di questo edificio religioso; l’origine medievale, testimoniata dal campanile, è stata tramandata da una leggenda che narra del nobile, il conte Ghisallo, assalito da un gruppo di briganti mentre valicava il passo; si rifugiò in una piccola cappella situata lungo la strada e fece un voto alla Madonna: se fosse sopravvissuto le avrebbe dedicato un santuario. La facciata è preceduta da un portico, sul fronte del quale sono stati posti tre mosaici. Il piazzale antistante ospita dei cippi con i busti di Bartali e Coppi. L’interno è ad unica navata, divisa dal presbiterio rettangolare da una cancellata in ferro battuto. Da segnalare, sulle pareti dell’aula le biciclette e le maglie dei campioni del ciclismo, oltre alle insegne delle Società Sportive e delle Federazioni Ciclistiche; al centro, invece, è stata collocata una fiaccola. Nel presbiterio sono ancora conservate alcune testimonianze della chiesa precedente: l’ancona marmorea e l’affresco che racchiude. Esso, raffigurante una Madonna del latte databile alla metà del XVI secolo. Scendo verso Civenna. Davanti al monumento del motociclista sono convinto: sempre meglio la mia bicicletta che una moto. Arrivo alla panchina gigante gialla. Si può vedere un panorama spettacolare. Davanti a noi c’è il ramo del Lago di Como che va verso Lecco. A destra la conformazione rocciosa dei Corni di Canzo (questa ve la devo proprio raccontare: una suggestiva leggenda narra di un epico conflitto tra arcangeli e diavoli. Il capo dei demoni, Canzio, un essere gigantesco e spaventoso, fu ingannato da un angioletto astuto: gli soffiò in faccia polvere di elleboro, nota per il suo potere starnutatorio. Il diavolo, incapace di trattenere un colossale starnuto, produsse un’esplosione così potente che la sua testa si conficcò nel terreno, causando la netta separazione delle enormi corna dalla fronte), e iI Moregallo caratterizzato da una cresta molto frastagliata e da una moltitudine di pinnacoli rocciosi. Sulla sponda opposta del lago, la Grigna meridionale e la sua cima settentrionale completa lo scenario (Ascoltatemi! Secondo un’antica leggenda, la Grigna era una guerriera spietata, la cui sentinella uccise un cavaliere che si era presentato per dichiararle il suo amore. In pietà per la guerriera, un dio misericordioso la trasformò nella maestosa montagna chiamata Grignone, mentre la sentinella, divenne la Grignetta. Ciumbia! Siamo giunti al momento di tornare a casa. Un suono intermittente, modello sirena, mi avvisa che il tempo che avevo impostato all’inizio della pedalata è terminato. Scendo dalla mia cyclette. E’ stato un sogno? Ma le…foto allora? Non ci capisco più niente! Pazienza! Intanto faceva freddo: e chi si sarebbe mosso da casa!
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