lunedì 6 maggio 2024

 Galdino
Alùra? Gh'è mia mal!


“Ne afferrò una [foglia] che le era caduta sul cappello e la osservò. Era di un ontano nero: secca e dal colore un po’ arrugginito. Eppure ancora bella per la sua rotondità, le sue linee diagonali e la seghettatura dei margini. Pensò a come la bellezza delle foglie, di ogni singola foglia del bosco, consistesse nella loro unicità. Ognuna di esse era diversa dalle altre, non ne esistevano di uguali, come i fiocchi della neve. “Proprio come le persone…” si disse. Portò gli occhi al cielo ma non vide altro che fusti legnosi, rami intricati e foglie cascanti. La montagna era proprio una grande scuola, la più importante di tutte, certamente più di quanto non fossero quelle delle grandi città in pianura, dove s’imparano cose che non servivano affatto a vivere meglio, ma soltanto a prevaricare sugli altri nella maniera più rapida e iniqua possibile”.
Tratto da SENZA PATRIA di Matteo Righetto - 2021 - Mondadori

L’è mia ol frècc, l’è l’ömed… Vado? Non vado? Taglio l’erba? Ma vada via i ciapp… Oggi la Valle è stata “violentata”, con una chiusura delle strade per circa cinque ore, dalla GranFondo. Una grande massa di 2300 “formiche” a due ruote l’ha invasa. E la chiamano GranFondo: io la chiamerei presa per il cu….fondo! Grande gioia per i genitori delle Prime Comunioni! Ma andate in altri posto a far girare le pa….ruote! OK?. Resto nell'Alta Valle e vado a sincerarmi della salute del Faggio “ferito”. Malato? Deceduto? Giro ad anello partendo da Fuipiano m1023, dopo il tradizionale caffè, verso i pratoni di Sopra Corna m1194. Incontro con piacere Angelo…boscaiolo, allevatore, buoni i suoi stracchini che sanno di "fieno"… mi riassume il sentiero segnato CAI ma poco battuto! Sopra il grande stagno un bel prato pieno di narcisi: i primi! Nei prati circostanti, punteggiati qua e la, con un secondo, un terzo,… A fine febbraio uno dei Tre Faggi, quello più a monte, si era spezzato, perdendo due grandi rami. La pianta secolare era malata da tempo e, probabilmente, il peso della neve caduta in quei giorni aveva fatto il resto. Si è perciò partiti con un intervento di potatura e alleggerimento, pulizia, rimozione sterpaglie autorizzato da Regione Lombardia. Il grosso ramo caduto lo scorso febbraio è stato trasformato in una panchina “naturale” e in una fioriera, che sarà riempita di fiori nei prossimi giorni. Ricordo che, solo lo scorso giugno, i Tre Faggi erano stati riconosciuti “alberi monumentali”. Per questo motivo, prima di poter agire, è stato necessario attendere il loro ok. I Tre Faggi sono un vero e proprio simbolo in Valle Imagna e sono certo che con gli interventi realizzati e successivi programmati la pianta si salverà. Il ritorno tramite la tradizionale sterrata nella Faggeta della Foresta del Re...segone! Faccio in tempo a seminare abbondanti manciate di chiodi a tre punte per...

















Nessun commento:

Posta un commento