Galdino
e gli amici della UOEI
Il Lago Delio, detto anche d’Elio, m930 è (?) un bellissimo (insomma!) specchio (!) d’acqua, situato nel cuore della Val Veddasca, sulla sponda varesina del Lago Maggiore, e precisamente tra il Monte Borgna m1158 e il Monte Cadrigna m1300. E’ un lago d’origine naturale ma la successiva costruzione di due dighe alle estremità ne ha cambiato profondamente l’aspetto originario (oggi una “pisciatina”!). Caratteristica del lago è il suo utilizzo per la produzione di energia, che potrei definire insolito (se non addirittura bizzarro!). Infatti, di giorno l’acqua del lago dopo essere passata per le turbine della centrale elettrica posta a valle, finisce nel Lago Maggiore. Ma durante la notte e nei fine settimana, quando la richiesta d’energia è minore, viene ri-pompata su al lago, pronta per essere riutilizzata con una nuova caduta. Poche cose da dire: alzataccia anche grazie all’ora legale. Partiamo da Maccagno m218, passando per Sarago m524 e Musnago m746. Il percorso è per la maggior parte su di una larga mulattiera (storica!) selciata, acciottolata con lunghe scalinate: insomma, una gran rottura di p… Favoloso il panorama sul Lago Maggiore e il passaggio dal borgo di Musignano m746 dove i residenti, con vecchi attrezzi, tanta fantasia e rami d’albero, hanno “costruito” dei simpatici personaggi. Per il resto…come diceva quello là…stendiamo un pietoso velo. Su questo piccolo laghetto alpino, si celano ben due curiose e particolari leggende. Buona lettura. Il Lago deve il suo nome a Helios, Dio del Sole della Mitologia Greca. Nel IV secolo d.C., durante il periodo dell’evangelizzazione cristiana, San Silvestro transitò nei pressi del Monte Borgna, quando vide un piccolo villaggio. Decise così di farvi visita e di convertire al cristianesimo i suoi abitanti. Gli uomini, che veneravano il Dio Sole Helios, decisero di inseguirlo con lo scopo di ucciderlo. San Silvestro riuscì a salvarsi, ma l’ira divina si abbatté sulla popolazione per punirla: tonnellate di fango, acqua e detriti, precipitarono dalla montagna investendo il paese, il quale fu completamente sommerso dalle acque. Una seconda leggenda narra di un paese di nome Elio, molto ricco e potente. Gli abitanti erano conosciuti in tutte le valli circostanti per essere formalmente avari e tirchi. Un giorno arrivò in paese un povero mendicante, alla ricerca di ospitalità e di qualcosa da mangiare. Gli abitanti lo respinsero in malo modo non offrendogli nessun tipo di vitto e alloggio. L’uomo, sconsolato, si diresse verso l’ultima casa del paese, dove una donna stava cucinando una minestra sul fuoco. Il mendicante bussò alla porta e con grande stupore la donna gli apri. L’uomo venne invitato a sedersi e la donna gli diede del cibo. Una volta terminato il suo pasto raccontò di essere un veggente, predisse alla donna che quella stessa notte sul villaggio si sarebbe abbattuta una tremenda catastrofe. La invitò quindi a raccogliere i propri averi e a fuggire subito via con lui. La donna lo ascoltò. Poco dopo si udì un tremendo boato e il paese fu letteralmente sommerso dalle acque del lago.
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