17 - CROCIFISSIONE
MEDILE - Piazzetta
Contesto.
Era posizionato sulla facciata della casa nella piazzetta della frazione.
Tipologia architettonica e dimensioni.
Pittura murale: cm. 78 x 100.
Tema sacro.
Nel momento in cui il corpo di Gesù viene tolto dalla Croce
ed è posto tra le braccia della Madre, torna innanzi ai nostri occhi il momento
in cui Maria ha accettato il saluto dell'angelo Gabriele: " Ecco, tu
concepirai nel tuo seno e darai alla luce un figlio, che chiamerai col nome di
Gesù ... il Signore Iddio gli darà il trono di Davide, suo padre... e il suo
regno non avrà mai fine " (Lc 1, 31-33).
E Gesù è di nuovo tutto nelle sue braccia, come lo è stato nella stalla di Betlemme (Lc 2, 16), durante la fuga in Egitto (Mt 2, 14), a Nazaret (Lc 2, 39-40).
E Gesù è di nuovo tutto nelle sue braccia, come lo è stato nella stalla di Betlemme (Lc 2, 16), durante la fuga in Egitto (Mt 2, 14), a Nazaret (Lc 2, 39-40).
Incisioni.
GIUS. RODISCHINI F.F. MDCCCXLII (1842).
Tecnica artistica.
Pittura murale.
Stato di conservazione dell’oggetto sacro.
Buono stato di conservazione. L’oggetto sacro non presenta alcun
tipo di alterazione.
Note storico-curiose.
Appartiene alla famiglia Rodeschini Pietro.
La pittura murale fu estrapolata dal muro nel 1970 in tre copie.
Molto bello! Da mettere in evidenza alcuni particolari di
Gesù: la ferita della lancia nel costato, la corona di spine caduta ai suoi
piedi, i lunghissimi capelli riccioluti.
La crocifissione era, al tempo dei Romani, una modalità di esecuzione della pena di morte e una tortura terribile.
La pena della crocifissione era tanto atroce e umiliante che
non poteva essere comminata a un cittadino romano.
Era applicata agli schiavi,
ai sovversivi e agli stranieri e normalmente veniva preceduta dalla flagellazione, che rendeva questo rito ancora più straziante
per il condannato. Cicerone definiva la crocifissione "il
supplizio più crudele e più tetro".
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