6 Agosto 2017
ACQUA! ACQUAA!! ACQUAAA!!!
Dopo una settimana passata tra afa e calura, con temperature intorno ai 40 gradi, il Signore ci ha ascoltato!
Un bel temporale con tanto di colonna sonora del famoso complesso "Il tuono" ci ha sorpreso(?)
poco dopo la nostra partenza fino al rifugio e da metà discesa al pullman.
Acqua dal torrente ingrossato e minaccioso che usciva dalla "lingua" del ghiacciaio!
Acqua dai numerosi torrentelli e alte cascate del fondo valle!
Acqua benedetta dal cielo!
Che dire! Ma doveva proprio scatenarsi oggi?
Ssiiiiiiiiiiiiiiii!!!
Fra i ghiacciai che colano dalle ardite cime del Bernina, il Ghiacciaio del
Morteratsch è uno dei più estesi e forse il più comodamente raggiungibile.
La Capanna Boval (m2494), grande rifugio posto sui pendii occidentali della
valle del Morteratsch, costituisce un magnifico punto di osservazione sull'apparato glaciale, ma
anche su molte cime del gruppo del Bernina, sulla famosa cresta Biancograt e
sull'impressionante lingua del Diavolezza.
Raggiungere la Capanna Boval non
comporta nessuna difficoltà tecnica.
Una storia romantica e fantasiosa racconta della morte di Eratsch, un
giovane pastore innamorato di una bellissima fanciulla. Quando scoprì che la
sua amata era morta di crepacuore si disperse, al crepuscolo, tra i crepacci
del ghiacciaio. Da quella notte il ghiacciaio avanzò fino a coprire ogni spazio
e ogni alpeggio circostante. Ancora oggi la fanciulla si mostra, nelle notti
tempestose, nei bagliori dei lampi.
Partiamo dall'ampio parcheggio nei pressi della stazione del Morteratsch del Bernina Express;
il sentiero ci conduce dapprima in piano verso il ghiacciaio, quindi comincia a
risalire lentamente sul lato destro della valle. L'ambiente si fa via via più
austero, la vegetazione si fa sempre più minuta fino a scomparire, lasciando
spazio ad uno sterile paesaggio morenico.
La parte più interessante della
nostra escursione comincia quando raggiungiamo il filo di cresta della morena chiamata Chùnetta: il
ghiacciaio del Morteratsch, parecchio più in basso sulla nostra sinistra, si
mostra ora in tutta la sua bellezza ed estensione.
Risalita una balza rocciosa tramite qualche stretto tornante, arriviamo
alla Capanna Boval del
CAS; le viste sul
ghiacciaio, sul Diavolezza e sulle cime del gruppo del Bernina sanno stupire
l'occhio dell'escursionista.
Per il ritorno non abbiamo altra scelta: ripercorriamo lo stesso tragitto
dell'andata.
Morteratsch m1896 > Capanna Boval m2495 h2.05 E
> Morteratsch m1896 h1.45 E.
Dislivello m600.
Pensiero per un amica...
Pensiero per un amica...
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