21 settembre 2017
Il Monte Palanzone è la seconda cima, la prima è il San Primo, di quell'area che viene comunemente chiamata "Triangolo Lariano". Raggiungerne la cima posta a m1434 è alla portata di tutti: in circa un’ora e mezza e con un dislivello abbastanza contenuto costituito da continui strappi con brevi ma irti saliscendi, possiamo godere di un panorama molto bello aperto sull'intero arco alpino, con particolare riguardo per le Grigne e, nelle belle giornate, addirittura sugli appennini.
Data la facilità di accesso alla cima, il monte Palanzone si presta molto bene anche per una bella escursione invernale sulla neve. In questo caso seguendo la sterrata si arriva al rifugio Riella m1285 aperto tutto l’anno il mercoledì e dal venerdì alla domenica.
Saliamo in auto alla Colma di Sormano m1124; dopo aver parcheggiato (abbastanza salato il costo!) notiamo proprio di fronte al piccolo osservatorio astronomico, dove è posta anche una bicicletta in onore delle eroiche imprese ciclistiche che sono avvenute lungo queste strade, una carrorrabile che si inoltra nel bosco. Superiamo una sbarra e proseguiamo lungo la carrozzabile; dopo circa un quarto d'ora arriviamo ad una serie di bivi.
Qui possiamo decidere di salire lungo il crinale abbandonando la strada e seguendo invece una traccia di sentiero. Dopo un tratto un po' ripido, raggiungiamo nuovamente la strada sterrata abbandonata al precedente bivio.
A questo punto torniamo a seguire la strada e, con una serie di salite ripide, ci troviamo sulla cresta spartiacque. Qui una leggera discesa ci conduce alla Bocchetta di Caglio m1300 circa e punto abbastanza panoramico verso la Brianza e i laghi di Annone e Pusiano.
Proseguendo invece sulla sterrata, arriveremmo in circa trenta minuti al rifugio Riella (o Palanzone).
Noi prendiamo per il crinale che, con una salita un po' faticosa ma per fortuna breve, ci porterà al primo dei due dossi che ci separano dalla cima del Monte Palanzone m1434, sulla cui cima è ben visibile una curiosa piramide in pietra. In circa 10 minuti si può raggiungere il rifugio Riella, posto proprio sotto la cima, ma la discesa, prima su prato e poi nel bosco, è molto ripida e diventa pericolosa in caso di pioggia o neve.
Dalla vetta è possibile ammirare un bellissimo panorama sul lago di Como, la Brianza, il gruppo delle Grigne, del Resegone e i Corni di Canzo. In lontananza, anche un ignorantone come me, ha riconosciuto le sagome inconfondibili del Monte Rosa, del Cervino, del Disgrazia.
Altro non so o…non voglio dirvelo!
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