UOEI - Sezione di Bergamo
Dolomiti Bellunesi - Trentino
2 settembre 2017
TREKKING DEL CRISTO PENSANTE
"Ho fatto delle foto. Ho fotografato invece di parlare.
Ho fotografato per non dimenticare. Ho fotografato per non smettere di guardare".
Daniel Pennac
Si tratta di una facile escursione, nella zona del passo Rolle, che raggiunge una tozza cima isolata, straordinario balcone panoramico sulle scenografiche cime della catena settentrionale delle Pale di San Martino. Siamo nell'area del Parco Naturale Paneveggio e protagonista assoluto è l'inconfondibile Cimon della Pala, il “Cervino delle Dolomiti”. Per la sua felice posizione, la cima del Castelaz è stata punto di osservazione dalle retrovie, durante la prima fase della grande guerra, e vi sono stati apprestati alcuni insediamenti militari imperiali, coordinati con la linea di fronte del Lagorai. Le postazioni vennero audacemente conquistate, ma tenute per breve tempo, dagli italiani. Ben si presta dunque questa cima ad ospitare la pensosa figura del Cristo. Un esempio che dovrebbe farci riflettere sui valori della vita, nei quali l'ammirazione, se non l'estasi, per la natura dovrebbe occupare il primo posto. Complice l'efficace promozione turistica, la baita Segantini (dal nome del famoso pittore paesaggista ottocentesco) è nota e vista in tutto il mondo nelle fotografie: le magie ed i colori che le guglie dolomitiche sanno incredibilmente esprimere e la facilità di accesso, fanno intuire che questa passeggiata è probabilmente uno dei sentieri più frequentati di tutte le Dolomiti.
Dal colmo del passo m1980 saliamo tranquillamente in un vasto altopiano, molto bello, fino alla capanna Cervino m2090. Proseguiamo per la stradina sterrata e dopo un vasto pianoro erboso con tratti di torbiera, dove sulla sinistra vediamo ormai vicino il monte Castellaz mentre di fronte e sulla destra via via emerge l'imponente catena settentrionale delle Pale di San Martino e fa capolino l'inconfondibile sagoma del Cimon della Pala. Continuiamo sul pianoro giungiamo la baita Segantini m2170, con le retrostanti Pale e il piccolo laghetto: è una delle più classiche vedute dolomitiche, inflazionatissima di foto e mega posters, a tutte le ore e con tutte le luci (classico il tramonto), conosciuta in tutto il mondo.
Seguiamo il sentiero principale del Trekking del Cristo Pensante, notando il ghiaione che incombe sulla sinistra e che scende da una sella del Castellaz: lo percorreremo in discesa. Il sentiero principale scende leggermente fino a portarsi a nord del Castellaz, in un rado bosco di larici, da dove la cima del Castellaz ci appare molto più docile e perde i suoi tratti di alto castello roccioso inespugnabile. Iniziamo, con calma, la salita, fatta di innumerevoli zigzag a tornanti con i tipici tratti di una vecchia mulattiera della grande guerra. Ci richiede un po' di fatica, ma il dislivello e la breve lunghezza sono alla fin fine poca cosa per chi è abituato alle passeggiate in montagna e ci ritroviamo nei pressi di una prima sella rocciosa. Un'altra rampa e siamo già in prossimità della cima. Due sono i punti notevoli: l'angusta cima vera e propria m2333, dove si trova una piccola Croce di legno e il più vasto terrazzo con la grande Croce di ferro e la famosa statua del Cristo Pensante. A fianco alcune postazioni della grande guerra, più sotto un vasto pianoro erboso. Dalla cima e dalla Croce il panorama è straordinario, il più bel balcone affacciato sull'intera catena settentrionale delle Pale di San Martino e sul passo Rolle. Meraviglioso, emozionante e vera gioia per i fotografi. Scendiamo e dopo un primo tratto di sentiero, svoltiamo per un'insellatura rocciosa (altre postazioni della grande guerra) e scendiamo il ripido ghiaione, a prima vista ostico e che invece si rivela facile e senza problemi. Raggiungiamo molto rapidamente la capanna Cervino: il percorso è uno straordinario ed emozionante belvedere verso la profonda val Venegia e le imponenti cime del Mulaz, Bureloni, Vezzana, Travignolo e, naturalmente, il Cimon della Pala.
Il Trekking del Cristo Pensante sia palestra di pensiero, dove potrai farti le domande e trovare le risposte, sostare accolto dal silenzio delle montagne, sederti accanto alla magnificenza della Natura per capire quanto piccolo sia l'uomo e quanto grande sia l'universo. E nel momento in cui il sole è andato a dormire per far posto ad una coperta di stelle capirai che non sei tu che guardi la natura ma è Lei che ti osserva. In quel momento ti sentirai un pò più ricco e guarderai il tutto con un'altra logica:
prenditi il tuo tempo.....!!
BELLE LE FOTO, TI E' PROPRIO PIACIUTO IL CRISTO PENSANTE, L'HAI FOTOGRAFATO DA TUTTE LE ANGOLAZIONI POSSIBILI
RispondiEliminaSai,...in fondo io e Lui siamo dei poveri cristi che si chiedono come hanno fatto a capitare su questa terra. Ciao ragazza!!!
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