venerdì 24 agosto 2018

23 agosto 2018
Galdino
Dislivello m570 - h3.00


Il rifugio Grassi si trova presso la Bocchetta di Camisolo, sotto al Pizzo dei Tre Signori, sul confine fra le Orobie lecchesi, le Orobie bergamasche e le Orobie valtellinesi. Si trova in comune di Valtorta (BG), ma l’accesso più comune è da Introbio (LC) in inverno  oppure dai Piani di Bobbio in estate (Barzio, LC). E’ uno dei pochi rifugi lecchesi/bergamaschi che è rimasto un vero rifugio: niente strada, niente jeep, niente di niente! I rifornimenti  arrivano solo a spalla o in elicottero. Nonostante la fatica e la difficoltà di raggiungere il rifugio rimane un posto da apprezzare per una semplice ragione:  felici di fare un po’ di fatica in più in cambio di una montagna silenziosa e autentica.


Dalla chiesetta dei Piani di Bobbio m1640 ci si dirige, in piano, su strada sterrata fino alla stazione a monte della seggiovia che sale da Valtorta. Qui ci si immette sul sentiero per il Passo di Cedrino m1651 e, con andamento altalenante, si giunge al Passo del Gandozzo m1660. Ora il percorso diventa ripido e zigzagando lungo la dorsale dello Zucco del Corvo porta in breve a raggiungere il Passo del Toro m1935. Ancora una breve salita e si è sugli alti pascoli dove un bellissimo e quasi pianeggiante sentiero taglia i versanti del Monte Foppabona e dello Zuc di Cam transitando nei pressi della caratteristica roccia a forma di tartaruga. Dopo essere scesi alla Bocchetta di Foppabona una breve salita ed un lungo traverso tra rododendri porta all’ingresso nell’alta conca di Camisolo che si attraversa giungendo al rifugio Grassi m2000. Nei pressi del rifugio si noteranno i depositi di spolverino da miniera, testimoni che quassù è stata per secoli attiva la ricerca per lo sfruttamento di minerali di piombo argentifero, lavorato poi a valle, soprattutto nelle zone comasche di Premana ed Introbio.






















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