domenica 28 febbraio 2016

AMBImBE
VISITA AI SOTTERRANEI 
DEL CASTELLO SFORZERSCO DI MILANO
27 febbraio 2016
La fontana all'esterno delle mura del Castello.

La Strada Coperta della Ghirlanda, denominata anche "Galleria della Ghirlanda", è un percorso sotterraneo, costituita da un cunicolo voltato lungo circa m.500, largo in media m.1.60 circa ed alto m.2.80 circa, che corre parallelo alla parte esterna della controscarpa del fossato e formava la prima difesa del quadrato Sforzesco.
Il tratto di questo sotterraneo sopravvissuto alle demolizioni avvenute a fine Ottocento ed allo scavo per la costruzione della prima linea metropolitana consente di farsi una valida idea di come doveva essere complesso ed articolato l'intero percorso.

La Galleria della Ghirlanda, alla sinistra del fossato.
Molto interessante il troncamento del cunicolo che collegava il Castello Sforzesco alla Chiesa di S. Maria delle Grazie. Perché? Per il semplice motivo che il nostro amico Leonardo (...siii!...proprio lui…non vi sto raccontando b….! vedere la foto per credere!) faceva da spola tra i due luoghi: lavorava per rafforzare le difese del Castello e  dipingeva…dai che se ci pensate un po’ ce la fate da soli a dare la risposta…nientemeno che l”Ultima Cena”.
Leonardo si rattrista della chiusura del cunicolo che portava a S. Maria delle Grazie e ci chiede...informazioni!
La "Strada Segreta Coperta della Ghirlanda" è una suggestiva opera sotterranea che serviva alla difesa della porzione del Castello un tempo situata al di fuori della cinta urbana.
Il percorso, accessibile dal Rivellino di Santo Spirito e dall’ingresso prospiciente via Lanza, prende luce, verso il fossato, da un centinaio di finestrelle a doppia strombatura, poste ad intervalli regolari, rivolte verso il fossato stesso.
Come è visibile dalla immagine planimetrica allegata, questo percorso presenta una forma a "ferro di cavallo" e dal corridoio principale si dipartono, a raggiera, otto gallerie che un tempo dovevano essere tutte provviste di portoni.

Il percorso risulta interamente realizzato con murature e volte in mattoni con rari inserti lapidei e conci in ceppo mentre la pavimentazione, in terra battuta stabilizzata, presenta piccole porzioni del pavimento originario in cotto, venute alla luce durante il corso dei lavori e restaurate a testimonianza del passato.
La coordinatrice della visita e i cunicoli sotterranei.
Con l'intervento di restauro sono venuti inoltre alla luce e sono stati recuperati ambienti completamente interrati che contribuiscono ad accrescere le conoscenze su di esso, portando alla luce particolari costruttivi di opere connesse agli aspetti idraulici ( bagni,…) e difensivi (postazioni dei “cannoni”, false porte per disorientare il nemico,…).

Relazione Storica a cura di Massimiliano de Adamich.
Come riportato in numerosi testi sulla storia della Strada Coperta, era opinione abbastanza diffusa considerare il recinto della Ghirlanda, ossia quel recinto prospettante la vecchia Piazza d'Armi, come un’aggiunta successiva all'epoca sforzesca, e quindi come costruzione spagnolesca.
La disperazione di Leonardo quando ha visto la Torre della Rai nel parco. Non vi dico!! 

In realtà non era così difficile, anche senza l'ausilio dei documenti, constatare che le cortine formanti il recinto della Ghirlanda - rafforzato agli angoli da due torri rotonde - potevano appartenere all’epoca sforzesca. Dalla lettura dei documenti, si apprende che la Ghirlanda era parte integrante della costruzione del quadrato Sforzesco e che tale percorso contribuiva alla difesa delle fronti del Castello.
Con buona probabilità "il governo spagnolo si limitò ad una trasformazione della cortina della Ghirlanda quando - in seguito al progetto di rafforzare il Castello con il recinto poligonale – le cortine perdettero gran parte della loro importanza: costruite e disposte solo per resistere e respingere un attacco diretto, non avevano più alcuna funzione particolare quando si trovarono in seconda linea: gli Spagnoli se ne valsero quindi per lo sviluppo considerevole che dovevano dare agli alloggiamenti interni: le smantellarono prima, fino all'altezza di circa 8 metri dal piano del redondone. Poi, allargata la base mediante un muro parallelo alla cortina, in corrispondenza della sporgenza interna della Porta del Soccorso, innalzarono le costruzioni degli alloggiamenti sulla larghezza complessiva che risulta tra la cortina e l'aggiunta interna." (Luca Beltrami, Castello di Milano, Milano 2002).
Per facilitare l'accesso al piano superiore di questi alloggiamenti, negli angoli del recinto, furono costruite due rampe sorrette da arcate. Sempre dalle notizie storiche si apprende che, nei primi anni del Seicento, venne effettuata la sistemazione di tutto il fossato e degli spalti del Castello ed anche una sistemazione della Strada Coperta.
Le operazioni di demolizione della Ghirlanda, avvenute tra l'agosto del 1892 e il 1893, hanno contribuito, oltre che a liberare il quadrato Sforzesco anche a gettare nuova luce sulla pertinenza della Ghirlanda al periodo Sforzesco.
Le notizie storiche dell'epoca riportano poche informazioni sul percorso della Strada Coperta, e le fonti alle quali si è potuto risalire parlano di "una insolita e ancor visibile galleria segreta dentro il muro di controscarpa del fossato Sforzesco ad uso dei tiratori della difesa" (Castellum, Rivista dell'Istituto Italiano dei Castelli, Roma,1970).
Dopo le demolizioni avvenute a fine Ottocento, si erano conservati solo il terrapieno esterno al fossato, con i camminamenti sotterranei (la Strada Coperta e i suoi diverticoli) e poche parti del muraglione soprastante. Il lato del terrapieno che costituisce la controscarpa del fossato castellano era stato pesantemente restaurato dall'Ufficio Regionale. In corrispondenza di ognuno dei due angoli del fossato, la Strada Coperta è collegata da corridoi ipogei alle torri angolari.
"Nel tratto corrispondente al fronte della Rocchetta verso il parco, dalla Strada Coperta si dipartono anche altri corridoi. Il primo, partendo dallo spigolo nord- ovest, controlla un condotto idrico, il secondo conduce sotto la Porta del Soccorso, alla quale da accesso tramite due scale che salgono alle bertesche laterali, con diverse aperture bombardiere verso l'esterno. Un diverticolo continua a sinistra della porta, seguendo il profilo della scarpa esterna, dove si apre una fila serrata di vani con aperture per il tiro frontale. Il terzo corridoio innerva infine un'altra linea di tiro, simmetrica alla precedente e del tutto simile ad essa. Non vi sono altri passaggi sotterranei nella Strada Coperta, se si escludono i condotti idrici e le postazioni per il controllo e un cunicolo, franato e riempito di macerie, in corrispondenza della porta verso il parco.
Mentre su tutto il tracciato del fossato interno si affacciano le cento e più finestre della strada coperta, verso l'esterno, torri angolari a parte, si riscontra solo una linea di tiro lunga ottanta metri, con feritoie disposte nella scarpa del terrapieno della Ghirlanda." (G. Pertot, La fabbrica viscontea: sopravvivenze e integrazioni, Milano, 2005).
La nostra Guida che, grazie alla tecnologia, ci ha saputo far vedere...
Dalle informazioni recuperate attraverso ricerche bibliografiche si suppone che la Strada Coperta sia stata costruita da Francesco Sforza dopo il 1454, anno in cui inizia la ricostruzione. L'intero complesso faceva parte del sistema di fortificazioni esterne del Castello, denominato "recinto della Ghirlanda", costituito, da un giro di mura munite di torri circolari e da un fossato, che permetteva di controllare il Castello e di accedere alle torri della Ghirlanda che difendevano il fossato esterno, verso il territorio extraurbano.
Nel Cinquecento la Strada Coperta, probabilmente con l'intero Recinto della Ghirlanda, fu inserita nel nuovo sistema difensivo costituito da baluardi e dalla fortificazione denominata "Tenaglia". Ai primi del Seicento, con la riorganizzazione di questa fortificazione e la creazione della cinta urbana bastionata, la Strada Coperta venne risistemata insieme ai fossati. Gli sviluppi successivi, caratterizzati dalle demolizioni e dai restauri di fine Ottocento hanno interessato l'intero Castello ed hanno coinvolto il percorso.

Provate voi a spiegare a Leonardo che cos'è...una fotografia!!
Ciao a tutti!!

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