UOEI - Sezione di Bergamo
10 aprile 1016
La 38° edizione della “Su e Zo per i Ponti di Venezia”,
lungo un percorso di 11 km con ben 36 ponti, è un evento che coinvolge migliaia
e migliaia di persone in una passeggiata di solidarietà per le calli di
Venezia: una folla festante di giovani e meno giovani, famiglie, scolaresche,
gruppi, associazioni sportive, tutti uniti in una giornata all’insegna
dell’aggregazione, dell’amicizia e della solidarietà.
Il percorso si snoda tra
gli angoli meno conosciuti della città lagunare, senza però tralasciare i
luoghi che la rendono famosa nel mondo: una giornata, nel rispetto della città
che ci ospita, alla scoperta della sua arte e della sua storia, della sua vera
anima, della sua essenza.
Da sempre gli eventuali ricavati vanno a sostegno di
realtà impegnate nel sociale e nell’educazione, con particolare riguardo alle
missioni salesiane in tutto il mondo.
Quest’anno la comunità salesiana di
Damasco in Siria sarà al centro dell’attività sociale della manifestazione.
Il ponte di Rialto, il più antico e famoso di Venezia, è diventato uno dei simboli architettonici della città. |
Il Canal Grande (per i veneziani anche Canalazzo) è il principale canale di Venezia che divide in due parti il centro storico. Lungo circa 3800 metri (larghezza dai 30 ai 70 m, profondità media 5 m). |
È affiancato per tutta la lunghezza da magnifici edifici, in gran parte dei secoli tra il XII e il XVIII, che manifestano il benessere e l'arte creati dalla Repubblica di Venezia. |
Il Canal Grande fu la sede più ambita dei palazzi di rappresentanza delle famiglie patrizie, il luogo dove esaltare la propria ricchezza. |
La prima “Su e Zo per i Ponti” si svolse nel 1975 registrando
una così vasta partecipazione da convincere gli organizzatori a riproporre
l’iniziativa.
Ma ad aspettarci al centro del Campo Ss. Giovanni e Paolo, uno dei più ampi della città, c'era un bergamasco "doc": il monumento equestre dedicato a Bartolomeo Colleoni opera del Verrocchio. |
Ogni anno partecipano mediamente più di 10.000 persone (io avevo il cartellino n. 12696),
oltre ai 500 volontari che prestano servizio ai ristori e lungo i percorsi.
Il Ponte dell'Accademia: edifici, sconsacrati e in disuso, che sono diventati poi sede dell'Accademia di belle arti e attualmente ospitano le Gallerie dell'Accademia. |
Anche noi sul
suo esempio ci presentiamo aperti e accoglienti al prossimo, cercando anche
attraverso questa passeggiata di solidarietà di sostenere chi è meno fortunato
di noi.
Un dotto gondoliere mi diceva...
Veneziani gran signori,
Padovani gran dotori,
Visentini magna gati,
Veronesi tuti mati,
Udinesi castelani col cognome de Furlani,
Trevisani pan e tripe,
Rovigoti baco e pipe,
i Cremaschi fa cojoni,
i Bressan tajacantoni,
ghe n'è anca de pì tristi: Bergamaschi brusa cristi.
L'isolotto di San Giorgio visto dalla area monumentale di Piazza San Marco tra l'omonima piazzetta e il molo di Palazzo Ducale,antica sede del Doge. |
Ho così rinnegato per ben tre volte (ma mi sembra di non essere stato il primo!) che non ero bergamasco ma...milanese!!
Ho potuto vedere e respirare, purtroppo non toccando con mano, il grande potere romantico di Venezia!
Sic!...Peccato essere stato solo!...Sic! Sicc!!
Appena il Gazzettino Veneto ha diffuso la notizia che avevamo vinto una coppa, tutti si sono presentati per.... Ma la coppa... |
Una bella domenica abbronzante, dove ho camminato sulle acque (ma c'è già stata persona prima di me!), con ben 180 fotografie! Record personale!!
Insomma... una bella domenica sotto tutti...i ponti di vista!!
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