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VENDERE L'ANIMA AL DIAVOLO
STROZZA (Valle Imagna)
Un giovane contadino della Valle Imagna era proprietario di
un roccolo (1) posto presso la forcella (2) del Monte Castra. Era tormentato dal
desiderio di far arrivare l’acqua al suo roccolo, ma ogni tentativo era stato
vano, finché un giorno gli comparve il Diavolo. Che si offrì di fargli avere
l’acqua, fresca e abbondante, chiedendo in cambio la sua anima. Dopo parecchi tentennamenti,
il contadino si ridusse a scendere a patti con il Diavolo il quale però avrebbe
dovuto realizzare l’acquedotto durante la notte seguente, ultimandolo prima del
canto del gallo. Per sua fortuna il contadino aveva una moglie assai accorta e
intraprendente, la quale, messa al corrente dello scellerato contratto, nel
colmo della notte girò tutti i pollai della zona, finché riuscì, non si sa
come, a far cantare il gallo un po’ prima dell’alba, quando il Diavolo non
aveva ancora ultimato la sua opera. Così il contadino si salvò l’anima ed ebbe
il suo acquedotto, che esiste ancora oggi, anche se in condizioni di abbandono,
sopra le Cave. E quella zona da allora prese il nome di Cantagallo.
(1) Una piccola costruzione per la caccia agli uccelli, in
genere di tre piani, mimetizzata da piante rampicanti, in cui stanno gli uccellatori durante l'attività di caccia. Attorno a
questo casello vi è l'impianto arboreo dove si appoggiano gli uccelli. Spesso qui
sono posizionate anche delle gabbiette con uccelli da richiamo.
(2) Valico montano.
Vi sono delle persone alle quali il Diavolo non impedisce di fare del bene,
perchè il bene che fanno gli serve per ingannarle.
Louis Lallemant
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