17 24 1 8 15
23 5 7 14 16
4 6 13 20 22
10 12 19 21 3
11 18 25 22 9
CREDENZA SUPERSTIZIOSA
Valle Imagna
Quando tuona, si dice scherzosamente che sono gli angeli o
il diavolo che giocano a bocce, mentre allorché rumoreggia il tuono e non si
vedono i lampi, sarebbe il diavolo che batte la madre di S. Pietro, per
vendicarsi del figlio che è il portinaio del Paradiso.
In proposito, gli abitanti di alcuni paesi della Valle
Imagna ne sanno una ancor più stravagante. Assicurano che il giorno della festa
dei SS. Pietro e Paolo (29 giugno) sarebbe immancabile un grosso temporale,
perché il demonio permette, in tal giorno, alla stessa madre del Principe degli
Apostoli di uscire dall’Inferno, e “Ol San Piero a l’ ghe cassa dré la scagnaa
la so mare” (San Pietro lancia la sedia contro sua madre).
Ricordo mia nonna che nel tentativo di calmarmi e
consolarmi, mi raccontava una storia. Questo racconto era più o meno così: "Tanto
tempo fa, un diavolo, di nome Belzebù, perse tutti i suoi amici. Era un diavolo
molto dispettoso che si divertiva un sacco a fare degli scherzi, a volte anche
di cattivo gusto. Per questo suo carattere un po' particolare, era rimasto solo
soletto, nessuno più voleva giocare con lui. Tutti i suoi amici lo avevano
abbandonato. Col passare del tempo Belzebù diventava sempre più triste, non
trovava nessuno a cui fare degli scherzi e quindi si annoiava terribilmente. Un
giorno però ebbe una grande idea. Siccome era un grande appassionato del gioco
delle bocce, Belzebù pensò di costruire un grandissimo campo da gioco, come
quello dove i nonni si divertono nei pomeriggi estivi, ma molto più grande.
Mise intorno al campo delle piante, dei tavolini con le sedie dove ci si poteva
riposare e magari mangiarsi un gelato o bere un'aranciata. Fece anche un bel
tabellone colorato, dove poter segnare i punti. Ci mise anche quell'asse di
legno in fondo al campo dove le bocce sbattono quando vengono tirate molto
forte. Fece tutto questo lavoro per cercare di attirare la curiosità dei suoi amici
che se ne erano andati. Ma fu tutto inutile, nessuno si fece vivo. Decise allora
di iniziare a giocare da solo, voleva a tutti i costi far vedere che meraviglia
di campo aveva costruito. Iniziò a tirare la prima boccia, che si fermò quasi
alla fine del campo, si guardò in giro, ma non vide nessuno all'orizzonte. Tirò
anche la seconda, la terza, ma nessuno ancora. A questo punto Belzebù decise di
farsi sentire e con tutta la forza che aveva nelle braccia tirò una boccia.
"I demoni hanno fede, ma tremano".
Fedor Dostoevskij
Nessun commento:
Posta un commento