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CATERINA DISUBBIDIENTE
Valle Taleggio
Valle Taleggio
C’era una volta una ragazzetta che non ubbidiva mai alla
mamma, non la aiutava mai nelle faccende di casa, ma passava il tempo a
pettinarsi e specchiarsi.
La mamma le diceva sempre: “Caterina, attenta che ti
apparirà il diavolo!”. Ma la Caterina non le dava retta. Una notte il diavolo
venne davvero: arrivò alla casa di questa famiglia, appoggiò una scala sotto la
finestra della ragazza cattiva e cominciò a chiamarla:
“Caterina, Caterina, sono qui in fondo alla scala, con una
cesta e un grosso pettine, vengo a pettinarti!”.
Caterina sente che la chiamano e si mette a gridare:
“Mamma, mamma, ascolta, ascolta!”.
Ma la mamma le risponde:
“Dormi, dormi, che non hai mai dormito!”.
Il Diavolo le dice:
“Guarda che sono al primo gradino!”.
“Mamma, mamma, ascolta, ascolta!”.
“Dormi, dormi, che non hai mai dormito!”.
“Guarda che sono al secondo gradino!”.
“Mamma, mamma, ascolta, ascolta!”.
“Dormi, dormi, che non hai mai dormito!”.
“Guarda che sono al terzo gradino!”.
“Mamma, mamma, ascolta, ascolta!”.
“Dormi, dormi, che non hai mai dormito!”.
Finchè arrivò in cima alla scala:
“Caterina, guarda che sono all’ultimo gradino!”.
“Mamma, mamma, ascolta, ascolta!”.
“Dormi, dormi, che non hai mai dormito!”.
“Guarda che sto aprendo la finestra!”.
“Mamma, mamma, ascolta, ascolta!”.
“Dormi, dormi, che non hai mai dormito!”.
“Guarda che sono in camera!”.
“Mamma, mamma, ascolta, ascolta!”.
“Dormi, dormi, che non hai mai dormito!”.
“Guarda che sono ai
piedi del letto!”.
“Mamma, mamma, ascolta, ascolta!”.
“Dormi, dormi, che non hai mai dormito!”.
“Guarda che ti prendo!”.
“Mamma,…”.
Il diavolo la prese e iniziò a pettinarla, con il suo
pettine di ferro. Le strappava i capelli dalla testa e la riempiva di sangue.
Caterina piangeva e gridava: “Basta, basta, per carità!”.
Ma il diavolo rideva e rispondeva: “Pelo, pelo e getto nella cesta”.
E continuò a pettinarla finché non ebbe riempito la cesta, poi se ne andò. Caterina rimase senza capelli e con la testa ricoperta di sangue.
La mamma, quando la vide, le disse: “Adesso, forse, smetterai di pettinarti e mi aiuterai nelle faccende di casa!”. Caterina iniziò a comportarsi bene, ma ormai era brutta e nessuno la guardava.
Caterina piangeva e gridava: “Basta, basta, per carità!”.
Ma il diavolo rideva e rispondeva: “Pelo, pelo e getto nella cesta”.
E continuò a pettinarla finché non ebbe riempito la cesta, poi se ne andò. Caterina rimase senza capelli e con la testa ricoperta di sangue.
La mamma, quando la vide, le disse: “Adesso, forse, smetterai di pettinarti e mi aiuterai nelle faccende di casa!”. Caterina iniziò a comportarsi bene, ma ormai era brutta e nessuno la guardava.
"Se il Diavolo continua ancora a farvi lotta vuol dire che non siamo ancora preda sua, vuol dire che nonostante la fatica e la debolezza non ci siamo arresi".
Sandro Panizzolo
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