venerdì 28 settembre 2018

GALDI
28 settembre 2018

La Valle Imagna è piena di tesori in superficie, ma anche nelle sue profondità. 

La grotta Europa è una delle più belle grotte della bergamasca, interessante sotto il profilo geo-morfologico. Fu scoperta nel 1986 dal Gruppo Speleologico di Bergamo, in modo casuale, durante un sopralluogo di ricerca nel territorio comunale di Bedulita. Da una fessura, dalla quale usciva aria freschissima, gli incuriosì speleologi aprirono manualmente un passaggio sufficiente per poter penetrare nella cavità. 
Si ritrovarono in un’enorme “sala” ricca di meravigliose concrezioni e con al centro una fragorosa cascata. La grotta fu chiamata “Europa” perché fu scoperta il giorno in cui si svolgevano le Elezioni Europee. Dopo l’ingresso alla cavità, si accede in una grande sala, di forma ovale di 30 metri di lunghezza per 20 di larghezza e 10 d’altezza. 














Dal centro del soffitto fuoriesce copiosamente una cascatella perenne, le cui acque spariscono nella sala stessa.  La cavità è ricca di concrezioni di ogni tipo, cannule, drappi, colonne e stalagmiti; sul fondo ci sono inoltre enormi colate alte fino a 5 metri, che scendono dal soffitto fino al pavimento. 
L’acqua del torrentello è alta non più di 20 centimetri; percorrendo il torrente per 3-4 metri si giunge nella zona delle cannule. Nella sala si incontrano alcune stalagmiti alte non più di un metro e le grandi colate. 
Superando una piccola gola si arriva a una vaschetta attiva, alimentata da un piccolo fiotto d’acqua che nel contempo perfora ed accresce una stalagmite. Superata la vaschetta, si giunge ad un piccolo laghetto fossile . Qui nella nicchia si possono trovare altre concrezioni, stalattiti e drappi. 

















La cavità attira visitatori da ogni parte della regione e non. È meta di visite guidate e di scolaresche e si presta perfettamente a tutto ciò che può interessare la didattica speleologica. A causa di alcuni atti vandalici, nel 2009 il comune di Bedulita ha promulgato un regolamento per l’accesso, al fine di salvaguardare la grotta. L’accesso, chiuso da sbarra con lucchetto, è dunque consentito solo con l’accompagnamento del Gruppo Speleologico Valle Imagna


L’abbigliamento consigliato per l’attività sono
 PANTALONI LUNGHI, FELPA E SCARPONCINI.

Si suggerisce inoltre di portare un cambio ed essere predisposti a un’avventura
che lascerà il segno non solo nei vostri vestiti. 
Lasciate pure a casa il coraggio e l’eroismo ma 
portate un pizzico di follia.
Vorrei ringraziare per questa meravigliosa avventura gli speleo CLAUDIO e MICHELE,
 l'amico MARIO, i PROFESSORI e gli ALUNNI della scuola media di Almè.
Ti stavo dimenticando...scusami ARIEL!

giovedì 27 settembre 2018

EDO&GALDI
27 settembre 2018

D’estate, gli amanti delle passeggiate preferiscono le quote più alte per sfuggire all’afa dei mesi caldi, eppure è possibile trovare ristoro anche ad altezze decisamente inferiori, con un bagno refrigerante nella fresca acqua di un torrente: non bisogna andare lontano, basta percorrere il Sentiero del Fiume che da Sonvico frazione  di Somana (Mandello del Lario) sale fin ai piedi della Grigna, seguendo il corso del Meria.
Il torrente scende verso valle in un tripudio di cascate e pozze d’acqua ad intervallare il suo percorso e sono proprio queste ultime, vere piscine naturali, une delle attrattive per i frequentatori dell’itinerario.











Per i camminatori, il sentiero è l’occasione ideale per una piacevole scampagnata all’ombra del bosco della Val Meria che si trasforma, dopo circa una mezzora di percorso, in una divertente escursione tra le rocce del fiume, guadi e punti attrezzati con catene adatti anche ai pochi esperti, seppur facendo attenzione in alcuni dei pochi  tratti esposti ma soprattutto alle rocce, che possono essere bagnate e quindi scivolose. 











Le indicazioni e i segni rossi sulle rocce tratteggiano l’itinerario. Risalendo il fiume non si può che restare incantati dalla bellezza dell’ambiente circostante, dai giochi d’acqua e i suoi colori, dalle impressionanti cascate ammirabili lungo il percorso ed infine, dopo circa un’ora e mezza di cammino, dallo stupendo scenario dell’Alpe di Era, dalla sua caratteristica chiesetta e dalla maestosità della Grignetta a farle da sfondo.

"PARVA SED APTA MIHI"









Al ritorno si percorre il sentiero, che scende verso Sonvico passando dalla Chiesa di Santa Maria che offre un bellissimo panorama sul Mandello e il lago.


Un bellissimo giro ad anello di poco superiore alle 4 ore.
Veramente spendido!

Se vuoi goderti un'altra affascinante avventura
https://galdinorota.blogspot.com/2017/10/