giovedì 29 giugno 2023

 Ss. EDOARDO e GALDINO apostoli
semper 'n gir
29 giugno 2023


Come spesso accade il lago (Lecco, Como, Endine, Iseo,…) è uno dei protagonisti di bellissime camminate. Dopo esserci meravigliati, verso metà aprile, al Giardino del Merlo (CLICCA QUI), siamo ancora in zona: questa volta possiamo ammirare un delizioso laghetto, uno specchio d'acqua purissima, oltre a numerosi panorami mozzafiato sul lago di Como. Escursione molto panoramica alla Chiesa di San Bernardo, al Laghetto dell'Amore e al Monte Crocetta. La partenza avviene dal piccolo parcheggio di Labbio, nelle vicinanze di un agriturismo, raggiungibile con una strada a pagamento: il biglietto è acquistabile all'esterno del Comune di Musso. Con qualche dozzina di passi (?) si raggiunge la Chiesa e con qualche dozzina di dozzine di passi si raggiunge il meraviglioso laghetto a forma di cuore, dove troviamo anche una fontanella. “A fonte puro pura defluit aqua” (Da una fonte pura sgorga acqua pura). Pausa per ammirare il panorama e fare qualche (?) scatto (fotografico, non di corsa!) e poi si torna sulle proprie impronte fino alla chiesa. Si sale sul versante opposto. Raggiunto il culmine della salita, si comincia a scendere (su e giù, ma che bel divertimento!) dalla cresta su un sentiero stretto, leggermente esposto, (niente di particolarmente difficile!) e molto panoramico che in poco tempo ci porta al Monte Crocetta. Panorama …da tetto del mondo, credetemi! Si torna indietro fino alla Chiesa di San Bernardo e poi alla macchina non prima di aver visitato il piccolo nucleo di Labbio.



































"...avevano imparato a dialogare con il silenzio della montagna
e ne sapevano cogliere l'essenza".

domenica 25 giugno 2023

 L'Edo & il Galdi
semper 'n gir
25 giugno 2023




















"Devo farti una confessione! Io odio profondamente la montagna”.

“So che ti sembrerà strano, ma ti capisco. Comunque non ti preoccupare, la tua è una malattia guaribile e io conosco la cura, lezione numero uno: prima di guardare ascolta. Chiudi gli occhi. Lo senti il rumore del vento? Ti parla, sai? Riesci ad avvertire il canto di buongiorno delle cinciallegre e i fischi delle marmotte di guardia? Ascolta la vita che si risveglia. Respira a fondo. Quando mai potrai ancora respirare l’odore della legna che arde nei camini? La legna dell’abete rosso è inconfondibile: la sua resina lascia nell’aria un odore dolciastro che sa di castagne e autunno. Questo profumo mi da pace, è una potente macchina del tempo che mi riporta all’infanzia… la montagna è il posto più vicino alle porte del paradiso”.

Tratto da “Lo chiamavano Alpe Madre” di Loris Giuriatti - 2022 - Rizzoli