venerdì 28 giugno 2019

EDO, GALDI & BELLA
27 giugno 2019



Partiamo dalla Cantoniera di San Marco meglio conosciuta come Cà S. Marco m1830. Percorrendo a mezzacosta i pendii del Cimetto e poi del Monte Verrobbio si attraversa il Piano dell’Acqua Nera m1780. Qui conosciamo Bella: una magnifica lupa bianca che ci accompagna, andata e ritorno, per tutto il tragitto. Il proprietario, gestore della Cantoniera, ci dirà che tutte le mattine si aggrega ai primi escursionisti che arrivano. L'unico inconveniente è che ha fatto scappare tutte le marmotte! Pazienza!! Lungo un saliscendi si attraversano i pendii del Monte Colombarolo sino ad aggirarne l’intera bastionata restando alti sulla Valle Ponteranica deviando, poco prima di raggiungere la Baita omonima, lungo un sentiero che ci porta così allo sbocco della ormai prossima splendida conca m2100 che ospita i due Laghetti di Ponteranica. I laghi sono posti nel sottostante versante orientale del Monte Valletto m2371 e della bastionata meridionale del Pizzo Ponteranica m 2378 chiusa verso dal Monte Triomen. Sono laghetti di origine glaciale: sino a un paio di decenni fa vi era poco più in basso un terzo laghetto (Laghetto della Foppa) ora completamente interrato. Per la precisione, il sistema è oggi costituito da due laghetti a cui si aggiungono due microlaghetti. Appena dietro il crinale vi è la Val Gerola e la Valtellina.




























Il posto è davvero incantevole. Nelle giornate festive è raggiunto da diversi escursionisti, che salgono quasi tutti dai piani dell’Avaro. Nei giorni feriali, invece, una solitudine ne esalta l’impatto suggestivo. Ricordo che quando la foschia la faceva da padrona, mi sembrava di essere in una remota landa scozzese e come se dovesse comparire, da un momento all’altro, un qualche Highlander.



Ewwiwa l'alpeggio in alta quota!
Troppo brava e bella...Bella!!!

domenica 23 giugno 2019

venerdì 21 giugno 2019

EDO, EZIO & GALDI
20 giugno 2019


Difficile dire se è più bello salire ai Laghi Gemelli da Carona o da Roncobello. Personalmente preferisco la seconda. Si sale con l’auto fino alle Baite di Mezzeno m1591 dove troviamo un bel parcheggio con fontanella d’acqua fresca. Ricordarsi di prendere il ticket! Passando dalla frazione di Capovalle consiglio una breve sosta per visitare la chiesetta della Madonna della Neve e la fontana di Vittorio Emanuele II. Si continua per una strada tutta tornanti, 14 per la precisione, immersi nel meraviglioso “Pinetone“ di Roncobello, che da sola vale la giornata.





































Partiamo! Fin da subito il sentiero si presenta con pendenza elevata e con continui gradoni. Incontriamo una biforcazione dove teniamo la destra e continueremo a seguire il sentiero 215. A sinistra, altro magnifico percorso, il sentiero porta ai Tre Pizzi m2153 e al Monte Pietra Quadra m2287 con la sua Madonnina. Il sentiero, che continua a salire sempre in maniera netta, ci condurrà ad un bellissimo pianoro, dove si riprende fiato, e a un baitello dei pastori (Baita delle Foppe). 
Superata la piccola baita, in alcuni punti, il sentiero diventerà molto stretto a causa della morfologia del terreno: molto sassoso che rende la nostra salita una lunga scalinata naturale. 
Raggiungiamo un altro breve pianoro dove incontriamo un secondo baitello (Baita della Croce). Al termine di questo pianoro torneremo ad affrontare la salita che diventerà ancor più impegnativa e con pendenze più elevate fino al Passo di Mezzeno m2142 e alla sua croce ben visibile dal basso. Ci fanno compagnia i camosci che ci guardano incuriositi e si sentono alcuni fischi della sentinella del reparto marmotte. Da qui il panorama è spettacoloso, da qualsiasi parte gli occhi esplorino è una bellezza! Siamo circondati dal verde, lo sguardo spazia all’infinito. Cominciamo a vedere scorci dei Laghi Gemelli (in realtà oggi è uno solo, una volta però erano due). Scendiamo per belle roccette accompagnati dal dolce fragore del torrentello che a saltelli, tra rododendri e massi, arriva fino al lago. Il percorso ora è molto gradevole, in leggeri su e giù, con la vista del lago in basso. Una fioritura stupenda ci accompagna dalla partenza: ranuncoli, anemoni di montagna, gigli bianchi,.....e gli ultimi rododendri. In poco tempo arriviamo al grande rifugio m1968 dalle finestre rosse. Frugale (?) il nostro pasto e non ci facciamo mancare la buona fetta di torta e un buon caffè: non vi dico se abbiamo preso il grappino! Voi cosa dite?. Ritorno sullo stesso tracciato tranne una piccola deviazione: dopo aver superato un ripido ma breve prato si entra in una tranquilla valletta che ospita il piccolo ma grazioso laghetto della Paura m1973: pochi sanno della sua presenza. 




Purtroppo non ci sono ancora mucche in quota e l'acquisto di buon formaggio presso le Baite Mezzeno salta!
Caspiterina...che peccato!!