lunedì 21 agosto 2023

 GALDI, semper 'n gir,
e gli amici della U.O.E.I.
20 agosto 2023

“Quello che un buon fotografo deve cercare di fare è mettere sulla stessa linea di mira il cuore, la mente e l’occhio”. 
Henri Cartier-Bresson, uno dei più gtandi fotografi di tutti i tempi.

“Me ciami Brambilla …”.
Ahia …Se me parla inscì alura lè òna roba seria …
“’Ndue te vet?”.
“Voo a caminàa con la U.O.E.I. de Berghem. El g’he vun che l’ parla in giargianess che ‘l me fa s’ciupà de ridd”.
“Daiiii …rumpa minga i ball!. ’Ndue te vet?”.
Andiamo alla scoperta della selvaggia Val di Rhemes, in Valle d’Aosta, tra cascate e torrenti, fino ai m2285 metri del Rifugio Benevolo e ai m2695 del Lago Tsanteleina, nel Parco Nazionale del Gran Paradiso. Camminando si può godere di panorami unici e della bellezza selvaggia della valle. La vista delle maestose montagne, soprattutto la Granta Parey le vallate verdi punteggiate di fiori selvatici, i laghi cristallini e i torrenti alpini rapiscono i sensi. Sentieri incantevoli, tramite i quali ci s’immerge nella magia di una natura incontaminata e rigogliosa. Con questo itinerario, tra paesaggi incantevoli e aria pura, riscopriamo la meraviglia dell’avventura e la gioia dell’anima (forse …sono stato un po’ troppo poetico!). Il sentiero inizia dal villaggio di Thumel m1895. Siamo nel parco del Gran Paradiso: perciò …occhi attenti, macchina fotografica in mano e massima attenzione alla presenza di animali. Con po’ di fortuna, si possono vedere, senza fatica, camosci, stambecchi e, soprattutto, …una marmotta!. Lungo un bosco si costeggia la Doire de Rhemes. Il rumore fragoroso di una prima cascata si fa già sentire. In questo punto la vista spazia sulle splendide forme della Granta Parey m3387. Superata la cascata, si giunge in una zona pianeggiante e, costeggiando il fiume, si prosegue in una piana acquitrinosa, ricchissima di fiori, fino a raggiungere un’ampia mulattiera. Altro fragoroso rumore ed altra cascata, che scende con vari salti dalle cime rocciose del versante orografico sinistro della valle. Sullo sfondo s’intravede il rifugio Benevolo m2285 che raggiungiamo seguendo la mulattiera, che sale a tornanti, dove il panorama spazia sulla testata e sui ghiacciai della valle. Tramite l’evidente mulattiera che conduce verso la fine della valle, con scorci interessanti sulla sottostante Dora di Rhemes, la si risale e, dopo un breve tratto attrezzato, si arriva al primo piccolissimo laghetto di un colore …argilla!. Si continua, sentiero molto ben segnato, fino a imbattersi in nella grande morena glaciale creata dal ghiacciaio di Soches. Proseguendo in direzione dei ghiacciai che separano l’Italia dalla Val d’Isere, ...sassi, sassi, solo sassi e la loro silenziosa agonia ...seguendo gli omini di pietra e stando in cresta alla morena, si raggiunge il lago Tsanteleina m2695 o Lago di Sant’Elena posto ai piedi dell’omonima cima e dell’imponente ghiacciaio. Panorama favoloso: il lago è incassato tra le morene e le vaste pietraie dell’omonimo ghiacciaio. Ambiente favoloso! Foto …foto …e altre foto!. Ritorno sugli stessi passi ...o meglio ...sassi della morena.
“Eh, caro el mee Brambilla …una volta correvo anch’io come un missile …adess ghe la foo no!”.
“Tel disi mi …semm minga chi a fa flanela!”.

19 agosto: Giornata Mondiale della Fotografia, che celebra la scoperta del primo procedimento fotografico per lo sviluppo di immagini, attribuito a Joseph Nicèphore Nièpce e Louis Daguerre, datato 1837.