lunedì 7 agosto 2023

 GALDI, semper 'n gir,
e gli amici della U.O.E.I.
6 agosto 2023

STORIA: il 1 agosto ricorre la festa dell’anniversario della nascita della Confederazione Elvetica. Ce ne siamo accorti dalle bandiere e dagli stendardi nei paesi toccati lungo il nostro percorso. Approfittando che anche Guglielmo Tell, considerato senza dubbio come uno degli eroi, simbolo dell’indipendenza svizzera, partecipava ai festeggiamenti, cinquantadue Longobardi hanno invaso la Val Bregaglia, splendidamente guidati da esperti condottieri.
GEOGRAFIA: Mi conferiscono del “cicianebbia” (Milano) e del “polentone” (Bergamo) …e ci rido su. Ma non sono del posto (Svizzero? Noo, Novi!) perciò il solito ampio spazio alle fotografie e un testo con frasi quasi fotocopiate da interdett. Sicuramente …la Bregaglia è una bella valle: situata fra il lago di Como e l’altopiano dell’Engadina, diciamo dal passo di Maloja a Chiavenna. Una terra che allaccia il Canton Grigioni all’Italia. Le montagne bregagliotte sono autentiche cattedrali in granito e i chilometri di sentieri rendono la valle un piccolo paradiso per noi escursionisti. Insomma, …un autentico godimento sia per lo sguardo che per le gambe. E non tralasciamo la gioia del fotografo! La Bregaglia non è solo un luogo dove camminare nella natura incontaminata: adagiati tra prati fioriti, verdi pascoli e boschi incantevoli fanno bella mostra di sé piccoli borghi ricchi di storia e tradizioni. Noi, avendo una certa età, ne percorreremo solo un “pezzettino”. E allora non ci resta che dire: “Su, dai che andiamo” in lingua italiana, “Cià c’am va” in dialetto bregagliotto, “Ensema come ona olta!” in dialetto uoeino bergamasco.
L’escursione inizia a Vicosoprano m1065, proseguendo su sentiero per boschi ombrosi verso Durbegia m1410, dove s’impongono le massicce pareti di granito e le vette del Sciora e del Piz Badile. Proseguendo, la vista si apre sulle imponenti cime che si ergono dalla Val Bondasca, sull’altro versante. Dopo aver attraversato il torrente Valer, uno stretto sentiero conduce attraverso prati e boschi verso Pravis m1300 fino alle stalle di Parlongh m1274. Adattandosi al percorso il sentiero sale e scende, rimanendo però ad un’altezza relativamente costante fin quasi a Soglio m1100, dove scende rapidamente nell’antico borgo-museo. Il pittore Giovanni Segantini, che svernò qui per alcuni anni, definì il villaggio bucolico di Soglio ”La soglia del paradiso”. Adagiato su un terrazzo e baciato dal sole tutto l’anno, Soglio gode di un fantastico panorama. Il paese si presenta con un labirinto di strette stradine acciottolate che circondano antiche case e stalle addossate le une alle altre, ma anche rigogliosi giardini cinti da muri e minuscole piazze con fontane e lavatoi rendono questo borgo di montagna molto pittoresco. Al centro del villaggio si trova il Palazzo Salis con un romantico giardino in stile barocco e il curioso Giardino del Suono. Sul ciglio del terrazzo sorge la Chiesa evangelica e il suo “attaccato” piccolo cimitero. Da Soglio passiamo da Dasciun m1108, poi scendere a Caslac m1021, a Castaccio m953, ed infine Castasegna m690. Castasegna vista dall’alto si presenta come una distesa di tetti in lastre di pietra, dalla quale svetta il campanile con orologio, appartenente alla chiesa Santa Trinità che risale al 1660. Poco lontano, verso il fiume Maira, si trova la chiesa di S. Giovanni Battista. Lungo la strada principale, dove l’asfalto è stato sostituito dai tipici ciottoli, si possono ammirare splendidi edifici seicenteschi, nonché la Villa Garbaldi. Inoltrandosi tra viuzze e stradine laterali, si scoprono scorci che parlano di un passato contadino ancora intatto, come i vecchi lavatoi. A Brentan, sopra Castasegna, si estende il magnifico castagneto, uno tra i più importanti e grandi d’Europa. Il castagneto è curato e coltivato ancora oggi seguendo metodi tradizionali.
Comunque, giudizio personale, gli svizzeri almeno nei coltellini sono geniali!









































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