GALDI, semper 'n gir
10 agosto 2023
“Ragazza stufa scappa di casa. I genitori muoiono di freddo”. Oggi mi alzo allegro e…filosofo! Parto: vado a trovare la mia Madonnina sul Pizzo Baciamorti. Solito sentiero: partenza da La Quindicina m1345, passaggio per il rifugio Gherardi m1647 (controllo se stanno infornando le torte per il ritorno!), Bocchetta Regadur m1853, Baita Cabretondo m1869, Monte Aralalta m2006 e Pizzo Baciamorti m2009. Al ritorno, dopo DOVUTA sosta al rifugio, prendo la gippabile che passa da alcuni alpeggi e da Capo Foppa m1307. Quest’anno poche mucche in alpeggio! In cima siamo solo io e la Madonnina. All’inizio il cielo è azzurrissimo; poi folate di nubi fredde vanno e vengono, oscurando il panorama. Mi siedo per molti minuti e …! Pensieri sciolti, vari, …
Ho imparato a dialogare con il silenzio della montagna e ne so cogliere l’essenza.
Io amo le persone ma odio le masse.
Passiamo la vita a scoprire chi siamo. E alla fine siamo quello che abbiamo vissuto.
Non sono per fare conquiste.
Basta raggiungere posti panoramici, sedermi su un sasso e far correre i pensieri.
Starsene in santa pace con la mia anima.
Ritorno con le gambe stanche. Ma è un bel dolore.
Ci sono dei mali che fanno piacere.
L’alpeggio è una villeggiatura per vacche e uomini felici,
che si sono arrampicati a giugno e calano a settembre:
la vita dei bei giorni. Le praterie dell’alta montagna,
i verdi campi dove il corpo riposa e la fantasia va.
Ho scoperto che al silenzio si fa l’abitudine e che il silenzio dà dipendenza.
C’è differenza tra il nulla e il silenzio. Una grande differenza.
Scendo.
Prima del rifugio incontro un ragazzino di circa dieci/dodici anni con la maglietta dell’Atalanta e il cappellino Red Bull.
C….o! Sto ritornando nell'altro …mondo!
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