venerdì 28 luglio 2023

EDO & GALDI
semper 'n gir
27 luglio 2023

Almeno una volta nella vostra lunga esperienza escursionistica sarete saliti anche voi. Perciò …poche parole e tanto spazio alle immagini. L’accesso più breve per raggiungere il rifugio Cesare Benigni m2222 situato nell’Alta Valle di Salmurano, nei pressi del piccolo lago di Piazzotti m2220, una “pozzanghera rimasta dopo il diluvio universale”, è quello che parte da Cusio, lungo la strada che sale ai Piani dell’Avaro. Giunti in prossimità della cosiddetta “Curva degli Sciocc”, m1514 s’imbocca il sentiero che parte risalendo una scalinata per poi spianare e, ora nel bosco ora nei prati, giunge ai pascoli della Casera Vallletto m1764 (quando c’era il Beri era obbligo acquistare il “Formai de Mut”!). Si risale una ripida costa erbosa (un po’ ‘n pì) incrociando il sentiero che sale da Ornica e superando una fresca fonte che sgorga dalla roccia m1775 (Fonte San Carlo). Ci s’inoltra nella Valle di Salmurano, pervenendo ai pascoli possi ai piedi dell’omonimo Passo di Salmurano m2017. Proseguendo lungo il tracciato che si snoda nell’ampia conca, forse di origine glaciale, si giunge a incrociare il famoso sentiero 101. Passando sotto l’imponente bastionata, si giunge alla base di un canale pietroso, percorso da un filo d’acqua, conosciuto dagli escursionisti semplicemente come Canalino. Si risale, per traccia ben segnata, prestando attenzione soprattutto a eventuali massi instabili, superando un po’ a fatica i suoi cento metri di dislivello. Giunti sul pianoro sovrastante, si attraversa un torrentello e si risale con alcuni “andanti” un pendio erboso piuttosto ripido fino a pervenire al panoramico pianoro dove è situato il simpatico rifugio. Temperatura esterna …10 gradi!. La vista finora preclusa dalla bastionata diviene meravigliosa, indescrivibile,… Con l’ausilio della piastra topografica posta a poche decine di metri dal rifugio, con l’indicazione delle cime visibili a tutto campo,... Fischi di marmotte? Stambecchi? E me lo chiedete …gente di poca fede! Per il ritorno, belli pasciuti, prendiamo la variante nominata Sentiero dei Vitelli che scende dall’altra costa della valle, ma che si ricongiunge al sentiero dell’andata.