giovedì 28 ottobre 2021

 EDO il lungo & GALDI il grasso
 27 ottobre 2021
LUNGO LA VALLE DEI GRASSI E LUNGHI
FOLIAGE NELLA BELLA VALSASSINA

DISTANZA km10,470 - DISLIVELLO m580 in salita, altrettanti in discesa

Un itinerario classico ai piedi delle Grigne, a portata di tutti e facilmente concatenabile, per chi voglia fare un po’ più strada, con altre escursioni in zona, come quella per San Calimero o la traversata bassa delle Grigne. Il rifugio Antonietta, sulle pendici della Grigna Settentrionale, si trova in località Pialeral sopra l’abitato di Pasturo, in Valsassina. Si tratta di un rifugio storico: sostituisce il vecchio rifugio Tedeschi spazzato via da una enorme valanga, caduta dalle pendici del Grignone il 31 gennaio 1986. Dopo il tragico evento venne messo a disposizione degli escursionisti la Baita Innocente già esistente. Successivamente il rifugio fu ampliato fino all’assetto attuale.
E’ raggiungibile dal Colle di Balisio, risalendo la Valle dei Grassi e Lunghi. Poco dopo il distributore di benzina Tamoil lasciamo la provinciale e imbocchiamo una stradina sterrata (mai impegnativa) che percorriamo fino alla chiesetta del Sacro Cuore m850, nostro punto di partenza. Il silenzio è rotto solo dal suono dell’acqua del torrente Pioverna. Imbocchiamo l’ampia strada sterrata che risale la Valle dei Grassi e Lunghi, con pendenza sempre moderata, con ampi scorci su tutto il versante delle Grigne sopra le nostre teste e splendidi prati ai nostri piedi. Siamo giunti in prossimità dell’agriturismo Grassi e Lunghi. La cascina, risalente all’Ottocento, è stata ristrutturata mantenendo la struttura com’era in origine: muri in pietra, voltini e travi di legno antico. Qui inizia il sentiero alla scoperta del “Villaggio lungo il fiume”: troviamo il primo cartello indicativo con alcune curiosità sulla flora e fauna del luogo e l’inizio della narrazione della storia che tra poco andremo a compiere. Scendiamo lungo una breve discesa e ci troviamo ai piedi del fiume Pioverna. Una corda in legno ci aiuta nell’attraversamento: oltrepassato il torrente ecco che prosegue l’incontro con i personaggi della storia e la narrazione su pannelli espositivi, che oltre a raccontare la leggenda, raccontano anche la storia di questa valle. Incontriamo il LUNGO e il GRASSO… e via via tutti i personaggi della narrazione, in un ambiente davvero meraviglioso. Attraversiamo un ponticello di legno e andiamo a curiosare nella casa del pescatore costruita nel sasso ai margini del torrente. Più avanti vi è anche un pozzo magico: qualcuno ha provato anche a fare qualche pozione magica con ramoscelli e sassolini…..chissà quale magia sarà uscita? Terminato il giro, un percorso ad anello, riprendiamo la via principale fino ad un bivio (piuttosto importante!). Da una parte si stacca la strada che, attraversato il torrente, si ricongiunge con la traversata bassa, mentre noi seguiamo le indicazioni che indicano per il Pialeral. Il sentiero si inerpica ora più ripido nel bel bosco, fino alle baite dell’Alpe Cova m1300. In breve raggiungiamo la strada che arriva qui da Pasturo, passiamo vicino al piccolo ma grazioso laghetto arrivando infine al rifugio Antonietta m 1380.



Per il ritorno seguiamo con un ampio gito il bel sentiero pianeggiante e boschivo che ci porta in località Piazza Spinola e, successivamente, alla Cappella Regina Pacis (“Anima sii come la montagna”). Scendiamo nelle vicinanze dell’Agriturismo Brunino. Da li alla macchina è questione di pochi minuti.

Metto l'ultima foto della camminata per prima perchè...la gran voglia di ripetere il giro anche oggi è veramente tanta! 
Le foto sono tante? Con più di 130  avevo solo... l'imbarazzo della scelta!













































lunedì 25 ottobre 2021

 GALDI - 24 ottobre 2021
FOLIAGE DEI PIANI DI NAVA

DISTANZA km7,250 (da ridere!) - Dislivello m440 circa sia in salita che in discesa

Da Baiedo m598 (frazione di Pasturo, in provincia di Lecco), ci incamminiamo passando in mezzo alle caratteristiche case della frazione e, nei pressi di un ponticello, incontriamo un allegro cartello che indica il “Rifugio Riva - Polenta e Allegria”. Sulla facciata della casa un bellissimo affresco che raffigura la montagna con i vari itinerari. Iniziamo ora a salire molto dolcemente su questa strada carrozzabile che, fra castagneti e faggi, ci accompagnerà fin quasi ai Piani di Nava m1220. Sempre diritto…lasciamo perdere le deviazioni per la Rocca di Baiedo (costruita in epoca altomedioevale e rasa al suolo dalle truppe francesi nel 1513 che trionfarono sullo Stato di Milano) e, più avanti, per i Sassi Rossi (un affioramento del "Verrucano Lomardo" circa 270 milioni di anni fa. Un
importante sollevamento innalzò tutti i rilievi precedenti. Dai monti giovani appena formati, e dunque più esposti all'erosione, discesero corsi d'acqua ripidi e violenti. Essi erosero le rocce metamorfiche e vulcaniche che costituivano i rilievi stessi e deposero una spessa coltre di alluvioni rappresentate da rocce rossastre. Pertanto camminando su queste rocce state calpestando un terreno che si depositò prima della comparsa dei Dinosauri). Proseguendo sulla nostra “retta via” incontriamo un altro allegro cartello che indica “Rifugio Riva - Risate a volontà” oltre a una bella visuale su Pasturo e sulla Valsassina. Arrivando ai Piani di Nava, dal sapore bucolico, con pascoli e cascine, con una bellissima visuale sulla Grigna che appare maestosa davanti a noi, percorriamo un sentiero di terra battuta quasi pianeggiante. Passiamo in un incantevole faggeto in leggera salita fino a sbucare al rifugio Riva m1022, all’Alpe Piattedo, proprio alle spalle del famoso Faggio Secolare. Siamo accolti dal bellissimo Buck, la mascotte del rifugio. Il tempo si stà "cagiando": per il ritorno un giro sul sentiero tracciato completamente nel bosco che si ricollega all’originale con un po’ più di attenzione alle foglie che risultano scivolose. Gran “puttanaio” di persone con un “bordello” di cani!
Favolosi i Piani di Nava con la sua…foliage autunnale!!