sabato 23 ottobre 2021

 EDO & GALDI - 22 ottobre 2021

Partiamo dal Monastero di S. Pietro in Lamosa in quel di Provaglio d’Iseo: fondato su un rialzo roccioso che domina le Torbiere, è legato anche nel nome (Lamosa) alla natura paludosa dei luoghi. Eretto attorno al 1100, è un affascinante viaggio dal Medioevo al Rinascimento: è quanto ci offre quest’antico monastero, immerso nella tranquillità della natura. Da non perdere la bellissima Chiesa romanica ricca di affreschi, tra cui alcuni episodi della vita di Gesù e l’Annunciazione, posta nella parte superiore della terza campata destra a partire dal presbiterio. Tra gli altri luoghi visitabili, di fronte all’entrata della Chiesa, l’Oratorio dei Disciplini di epoca barocca con importanti affreschi primo-cinquecenteschi e il maestoso crocefisso, il piccolo chiostro interno e un intricato susseguirsi di stanze che conduce alla piccionaia. Il tutto coronato da un indimenticabile colpo d’occhio sulla Riserva Naturale delle Torbiere.

Si scende (da quanti anni non facevo una partenza in…discesa!) lungo la strada sterrata che si trova tra la chiesa e la strada statale per Iseo. Si attraversano zone con campi coltivati e tratti di bosco da cui è possibile scorgere i primi specchi d’acqua (di particolare interesse la terrazza panoramica per birdwatching). Si giunge al percorso più suggestivo perché si snoda direttamente nel cuore della Riserva, attraverso passerelle di legno che collegano le diverse lingue di terra tra le vasche. Decidendo di fare un bel giro a “otto”, puntiamo verso il Centro Visite di Iseo: il sentiero si snoda in prossimità della strada provinciale, schermata da filari di alberi e vegetazione autoctona, e per il resto del percorso tra zone di bosco igrofilo e i vigneti della Franciacorta. Di particolare interesse la torretta di avvistamento per il birdwatching, raggiungibile in pochi minuti a piedi dal Centro Visite, da dove si può ammirare buona parte delle vasche e avere panorama immersi nel silenzio. Per raggiungere la torretta bisogna seguire le indicazioni sul percorso: l’ultimo tratto si snoda lungo una delle vecchie briglie risalenti al periodo dell’estrazione della torba ed è stato munito di rampe per superare agevolmente i pontili. La torretta è inaccessibile, in quanto il posizionamento di rampe di accesso risulta difficoltoso. Proseguiamo verso la “zona pranzo” ovvero la Trattoria Fontanì: qui ci …scateniamo! Proseguendo belli “satolli” ripassiamo i pontili centrali e imbocchiamo l’ultimo tratto del percorso: si costeggiano dapprima alcune vasche, dove è consentita la pesca (le più profonde, fino a 15 metri, ottenute dall’estrazione di argilla nel secolo scorso), poi una zona con campi coltivati e prati incolti, un’area boschiva e infine un’altra zona con camminamenti di legno sospesi sull’acqua, l’ultimo tratto prima di ritornare al Monastero.

Con l'arrivo dell'autunno, la natura mette in scena il suo spettacolo migliore, i paesaggi si caricano di colori meravigliosi, prendendo le sembianze di una tavolozza di colori. Le foglie assumono i colori della terra, dall'ocra al marrone passando per il rosso, prima di staccarsi dagli alberi. Questo spettacolo naturale, conosciuto come foliage.








































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