venerdì 1 ottobre 2021

 EDO & GALDI - 30 settembre 2021
" passo alla bersagliera" 

DISTANZA km19.110 - DISLIVELLO ben m85 in salita, altrettanti in discesa

I soliti due passi lungo l’Adda con la ferma intenzione, sulla strada del ritorno, di fermarci alla Trattoria Cantù per una bella mangiata di pesce. “Strada facendo…(come dice la canzone di Sbadiglioni) decidiamo di fare il giro (km5,6) del lago di Olginate. Troppoo breveeee, facciamo quattro/sei passi in più?! Partiamo, allora, tenendo un bel “passo alla bersagliera” da… Brivio!
Il lago di Olginate si trova a sud di Lecco e del lago di Garlate ed è costituito anch'esso da un allargamento del fiume Adda: da una sponda bagna il comune di Calolziocorte, dall’altra l'omonimo comune di Olginate. Uno dei punti più storicamente importanti è la diga di Olginate, opera di ingegneria che regola il livello delle acque del bacino del Lario. Una volta in questo luogo si trovava un ponte romano per l'attraversamento delle acque.
Il lago presenta lungo il suo perimetro una piacevole pista ciclopedonabile, lungo l'anello che lo collega al lago di Garlate a nord. Questa ciclabile dei laghi è una delle più amate e frequentate dal cicloturismo lombardo. Molto bello il parco che attraversiamo dedicato agli anziani (noi!). Vari i punti storico-religiosi d’interesse nei comuni posti sulle sponde in questa zona:
La Villa Sirtori, un tempo una casa-forte, costruita direttamente sulle rive dell’Adda per volere del mercante laniero Galeazzo Crotti, della quale è ancora ben visibile la torre costruita a metà del XIV secolo. Venne in seguito acquistata dalla famiglia feudataria D’Adda i quali la trasformarono in una lussuosa dimora signorile. All’esterno conserva la bella serliana che segna la zona d’ingresso; all’interno vaste sale si affacciano al piccolo oratorio seicentesco perfettamente conservato. Oggi ospita la Biblioteca Civica che conta un patrimonio di circa 34.000 volumi.
Il grazioso Monastero di Santa Maria del Lavello, vecchio convento dei Servi di Maria, oggi è completamente restaurato. La chiesa, citata nel 1174 con l'intitolazione a S. Simpliciano, vanta origini più antiche. Ricordata alla fine del XIII secolo come chiesa di S. Maria, definita cappella del "Castello" nel 1438, fu trovata in stato di abbandono nel 1480 da un eremita, Jacomino, al quale si attribuisce il ritrovamento di una tomba che conteneva un corpo disfatto, e, sotto di quello, una fonte che riempiva il sarcofago di acqua limpida; si pensò subito a un miracolo. I Servi di Maria di S. Gottardo a Bergamo, insediatisi al Lavello dal 1486, ricostruirono dunque l'edificio di culto, che fu consacrato nel 1490. Nel 1510 iniziarono i lavori di costruzione del convento, di cui fanno parte due chiostri con lacerti di affreschi.


















Nessun commento:

Posta un commento