lunedì 28 maggio 2018

27 maggio 2018
Intelligenti pauca.
A un intelligente, poche cose (fotografie) bastano

Frase proverbiale latina corrispondente a quella italiana a buon intenditor poche parole:
chi è pronto a capire non ha bisogno di tante spiegazioni. 


























Ho portato a casa un grosso rammarico personale:
dovevo lasciare il gruppo e scendere a S. Fruttuoso e al Cristo degli Abissi.
Era proprio...li sotto!!
 Mannaggia a mee!!!
 

venerdì 25 maggio 2018

24 maggio 2018
E’ giovedì, il giorno del solito giretto tra le amate montagne. Avevo già deciso che giro fare: volevo completare quello della settimana precedente. 
Crevenna - Eremo San Salvatore - Croce Pessina - Campana del Panigas - Croce di Maiano o Monte Puscio 

Capanna Mara - Alpe del Vicerè - Buco di Piombo.
Km15,500 - dislivello circa m950 - tempo circa h5,30. 



























Così parto, con l’Edo, dal parcheggio al cimitero di Crevenna e salgo verso l'Eremo di San Salvatore sperando di vedere anche i caprioli che spesso pascolano nel grande prato antistante, chiamato “Campirun”. Ma per vederli bisogna alzarsi presto la mattina…penso! Non sono fortunato e allora proseguo sull'acciottolato che sale verso il “Sasso d'Erba”, una palestra di arrambicata con le sue 23 vie. Seguo il sentiero che porta poi al monte Panigas o “Panigaà” (m917) con la sua campana. Sorpresa! Capriolo! Dopo aver fatto “qualche” foto ridiscendo sul sentiero principale per abbandonarlo, poco dopo, e salire in direzione del Monte Puscio. 
Arrivato in cima al panoramicissimo Monte Puscio o Monte Croce di Maiano (m1130) e fatte le “consuete” foto riparto percorrendo la dorsale che mi porterà alla Capanna Mara. Chiusa. Un po’ di frutta offerta dall’Edo e si scende prima al rifugio Il Cacciatore (polenta con bocconcini in salsa di noci: una vera chicca!) e poi verso l' Alpe del Vicerè. La montagna con tanta gente a me non piace per niente e questa purtroppo è proprio una delle zone che vengono più prese d'assalto, specialmente la domenica. Ma oggi…silenzio e tranquillità. Devio subito verso il Buco del Piombo: gigantesco, favoloso, emozionante,…
Dopo aver attraversato la valle sul Ponte detto “Romano” ridiscendo a Crevenna seguendo la carrareccia della Valle Bova per concludere il mio giro.