venerdì 23 giugno 2023

 L'Edo & il Galdi
semper 'n gir
22 giugno 2023


“Le parole sono come la legna secca,
inutile sprecarla se non serve”.

“In Valsassina, infra Vimognie e Introbbio a man destra, entrando per via di Lecco,
si trova la Trosa fiume che cade da uno sasso altissimo,
e cadendo entra sotto terra, e li finisce il fiume”. Leonardo da Vinci.

Giudicate voi...




Il professore...
...e l'allievo.


La ghirlandaia









“Compagni, voi non siete morti nel nostro spirito.
 Più viva che mai è la stessa fede e la stessa certezza negli ideali supremi
cui offriste il sangue e le lacrime, le sofferenze, il dolore,
sereni e consapevoli di compiere il più alto dovere”.









La montagna era silenziosa e Angelo prendeva via via confidenza con gli odori del bosco, con i rumori degli animali, con il movimento del vento. “Che sensazione meravigliosa!”.

Angelo, con il fiato corto, li raggiunse davanti all’ingresso del piccolo ricovero dei vaccari, dove i due erano intenti a fare una colazione alla montanara. Sul tavolo c’erano morlacco, bastardo e soppressa, pane cotto a legna, polenta abbrustolita sulle braci, latte appena munto e l’immancabile vino rosso.
“Vuoi favorire?” gli chiese Gabriele, anche se la sua faccia schifata sembrava dare già la sua risposta.
“Forse per colazione preferisco ancora i Pan di Stelle!”:
“Giovine, io non so mica cosa siano queste stelle che mettono nel pane, ma sicuramente non sono più buone del mio morlacco!”.

A lui il formaggio non piaceva nemmeno, ma qui in montagna era una specie di abitudine: a casa sapeva sempre un po’ di plastica, gli pareva, e aveva l’odore delle buste della spesa. E invece…altroché! Qui il formaggio sapeva di fieno, di fiori, di latte, e aveva il profumo del sole e dei prati.

Tratto da “L’Angelo del Grappa” di Loris Giuriatti - 2020 - Rizzoli

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