lunedì 23 maggio 2016

Domenica 22 maggio 2016
Alta Valle Seriana - Bergamo
DA RIPA DI GROMO (m 840) ALLA BAITA ALTA DI CARDETO (m 1945)
Meditate gente...meditate!  
Separati dalla cosiddetta Costa d’Agnone dalla zona del Cernello e dei grandi laghi adiacenti, questi tre piccoli ma graziosi laghetti hanno la massima estensione nel più basso poco distante dalla Baita omonima. La zona intorno è amena, il silenzio  è rotto dalle varie cascatelle che li riforniscono. Stupenda la vista sul Pizzo Redorta e sulla parte alta della Val Sedornia. Molto…molto bello!!
Da Ripa di Gromo (m.840) saliamo subito in modo ripido, con pochi tratti da respiro. Per coloro che hanno fatto il “cane da caccia” in mezzo al gruppo o il “cacciatore” in fondo, queste erano le “lepri” di oggi!!
Si continua nel bosco che via via si apre sempre di più lasciando spazio, alla Baita Nedulo (m.1467) a un costone erboso. Ho chiesto all'Igrazio di darmi parte liquida per eventuali esami di controllo: oggi era stracarico!!!
Con un ampio giro semicircolare, con minore pendenza…meno male!...si percorre in costa tutta la valle. Poco prima di giungere alla Baita Bassa di Cardeto (m.1716) posta in una bella radura panoramica, tappa della maggior parte del gruppo, prendiamo il sentiero, uscendo brevemente dal segnavia, che ci porta in breve tempo al Lago Basso (m. 1708).
Puntiamo decisi prima verso il Lago di Mezzo (m.1798) e poi al Lago Alto (m. 1862). 
 
Proseguiamo il nostro bel giro ad anello, sotto le pareti scoscese del Monte Resenda, del Monte Grabiasca (siamo nella sua valle!) e del Madonnino.  Ci godiamo le fioriture delle primule...il nome non me lo ricordo più ma è senzaltro giusto perchè detto dal professor Lele! 
Anche noi abbiamo , come a Copenaghen, la statua del "Sirenetto". Se lo vengono a sapere i cinesi arrivano fin quassù a flotte per fotografarla! 
Attraversando vari corsi d’acqua e passando vicino ad un quarto lago in gran parte inerbito arriviamo alla Baita Alta (m.1945) massima quota toccata…per oggi!!
Scendiamo, dando però un occhiata al ripido canalone ancora innevato che culmina al Passo della Portula: al di là il Rifugio Calvi. Giungiamo così, con un panorama mozzafiato che l’occhio fa arrivare fino al primo lago, alla Baita Media di Cardeto o Rifugio Flavio Rodigani (m. 1850) dove, anche se non volenti…credetemi!...siamo accolti da polenta, spezzatino e piselli.
Seduti al calduccio, con due bicchieri di vino e un buon caffè…porto i panini a casa: saranno la mia cena!
Raggiungiamo il gruppo che ci aspettava alla Baita Bassa e, dopo un ulteriore sosta con tanto di pisolino,  riprendiamo il sentiero del ritorno. Ragazzi,…ragazze,…ben 1100metri di dislivello sia in salita che in discesa…
Al pullman un forte odore di crema: contiamo i primi danni causati dal sole. Dalla prossima gita aggiungiamo allo zaino occhiali da sole, cappellino e l’apposita crema. Non mi piace “ impiastrarmi” con la cremina da quando, qualche anno fa, per la fretta ho sbagliato tubetto e ho preso…quella depilante. Una strage!!! 
Gran bella giornata, oggi! Sotto con le altre escursioni!!

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