lunedì 3 aprile 2017

ANELLO DEL RESEGONE
"Ma dopo qualche momento, voltandosi indietro, vide all'orizzonte quella cresta frastagliata di montagne,
vide distinto e alto tra quelle il suo Resegone, si sentì tutto rimescolare il sangue,
stette lì alquanto a guardar tristamente da quella parte, poi tristamente si voltò, e seguitò la sua strada".(I Promessi Sposi - capitolo 11)
E' da un po' di tempo che butto in sede (UOEI Bergamo) l'idea di fare il periplo o anello del Resegone.
Da Brumano? Non arriva il pulmann!... Da Fuipiano? Non arriva il pulmann!… E allora?...
Partiremo dai Piani d’Erna…ma...Casalpusterlengo...lo facciamo!
Quando esco di casa, alle 8.15, non posso fare a meno di apprezzare la puntualità dei miei compagni di (s)ventura, che sono in perfetto orario, se non addirittura in anticipo, e che mi aspettano a S.Omobono Terme.
L'anello del Resegone lo si può iniziare in più punti, ma noi, per evitare di pagare la funivia, scegliamo Brumano (Sbarra) e come punto di partenza il nuovo rifugio Resegone gestito da volontari del CAI. Lasciamo la Terrios in un praticello vicino al rifugio (ho voluto provare a fare il lecchino per farci aprire la sbarra che porta al rifugio...ma lo Jury...lo spiezzo in due a giugno!) e seguendo le indicazioni DOL (Dolori d’Origine Lombare… ma noooo!... Dorsale Orobica Lecchese) scendiamo verso le Cascine Zucchero e arrivati al bivio, anzicchè scendere in quel di Brumano, ci dirigiamo verso il Passo Porta e la Passata, che raggiungiamo in poco più di un'ora e mezza.
A questo punto il sentiero diventa pianeggiante e, proseguendo nel bosco, arriviamo, passando davanti alle vecchie miniere, alla Capanna Monza. S.O.S. caffeina…assoluto bisogno di caffeina!

Una breve salita ci conduce al Passo del Fò con il suo rifugio (privato), da dove proseguiamo per i Piani d'Erna, lungo un tracciato piuttosto esposto e protetto in alcuni punti da catene metalliche (sto scherzando!…saranno 10 metri…i famosi metri del Galdino!): troveremo un altro sentiero per evitare il panico...l'idea...con una dolce discesa al rifugio Stoppani...c'è già!.
Alla Bocca d'Erna la vista finalmente può spaziare sulle montagne e sulle vallate circostanti: in basso i laghi e di fronte a noi il Grignone, la Grignetta e il Due Mani. Sulla destra il rifugio Marchett dove consumiamo in terrazza …un giusto pranzo! 

Non è ancora la una e quindi decidiamo di forzare (ahaahhhaaah!!!) i tempi e di salire al Passo del Giuff per raggiungere, con una dolce discesa che ci accompagnerà fino alla Terrios, la Sorgente delle Forbesette. 
Parliamo del "Poiat", della "Calchera", ci fermiamo ad ammirare e fotografare la splendida e varia fioritura dove primeggia l'elleboro o rosa di natale: ormai manca poco per ritornare al rifugio e noi non abbiamo fretta.
Ci dedichiamo quindi al toto-dislivello e al toto-tempo: i miei calcoli mi dicono che abbiamo fatto 500 metri, ma con tutti i saliscendi ci piace esagerare e ipotizziamo di essere arrivati a 800 metri.
Non siamo sicuri che sia vero, ma ci piace pensarlo. Grande soddisfazione quando scopriremo che abbiamo indovinato: distanza percorsa km.15 con un dislivello salita/discesa di m.850.  Insomma, una bella camminata tra i 1084 e i 1510 metri in circa 5 ore e mezza.
Quando imparerò ad usare il GPS (Galdin Positioning System) forse riuscirò ad avere informazioni più precise.
Oggi con me hanno camminato l’Elisa, il Mauro e il Lele.
Ma sono sicuro che a giugno saremo molti di più!
Pronti?...Viaaa!!
Ciaoooo!!!





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