venerdì 22 giugno 2018

21 giugno 2018
LUPO SOLITARIO

Vado in pre-escursione sul primo tratto che, domenica 22 luglio, ci porterà in una bellissima avventura fino alla testa della Val Sambuzza con i suoi sei splendidi laghetti. Allora prenderemo la seggiovia biposto che in circa dodici minuti ci eviterà un’ora e mezza di strada e, credetemi, un buon dislivello in salita quasi al limite della capacità umana. Sapendo di trovare la piccola stazione di partenza della seggiovia ancora non in funzione parcheggio la macchina sul curvone m1116, inizio dei sentieri per i Rifugi Longo e Calvi, e seguo le indicazioni per il rifugio Terre Rosse. Il sentiero è stato inglobato dal bosco perciò non mi resta che seguire la strada sterrata gippabile un po’ troppo monotona. Dopo svariate serpentine, esco a un poggio erboso, punto di arrivo della seggiovia (zona Rifugi Giretta/Terre Rosse). Seguo quindi la strada in salita che per verdi pascoli mi porta prima alla bella Baita Siltro m1844 e con lieve pendenza al Rifugio Mirtillo m1979: scollinerò dalla Val Carisole in Val Sambuzza tramite il sentiero che arriva dal Passo della Croce. Varie piccole frane hanno un po’ rovinato il sentiero che tra stupende fioriture di rododendro mi porta alla Baita Vecchia m1862.
Con alcuni zig zag nel bosco arrivo alle Baite della Forcella m1564. Passando nel bosco a fianco del torrente posso godere degli altri due salti della Cascata della Val Sambuzza (che pochi conoscono!) e mi ritrovo alla Baita Birone ai Dossi m1475. Una bella bevuta dalla fresca sorgente d’acqua e, fatte le consuete foto alla sottostante nota cascata (terzo salto), raggiungo il rustico nucleo storico di Pagliari m1313.
Merita di essere visitato: quindi prendo un tratto del Sentiero Estivo, e raggiungo la mia dolce e riposante macchina.
Dislivello notevole ma silenzio e panorami selvaggi ricompensano di questa bella sudata.































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