Edoardo e Galdino
Amò èn quard'ura e nse' riac...
Amò èn quard'ura e nse' riac...
“Buon giorno”, salutò (NdR: Guido Contin detto Cognac) quando mi raggiunse e, come sempre,
portò una mano al cappello, se lo tolse e lo alzò nell’aria. Guardava la catasta.
“E’ bella” disse.
“Grazie”.
“E’ ordinata”.
“Grazie” ripetei.
“Pare semplice accatastare la legna e invece ci vuole estro”.
“Non è poi cosi difficile”.
“E’ un lavoro che va fatto bene.
Se un lavoro lo fai per bene, finisci che è migliore il risultato e sei migliore anche tu”.
Sorrisi. Era quel che mi diceva sempre anche il nonno.
Tratto da ONESTO di Francesco Vidotto - 2025 - Bompiani.
Quattro passi…quattro parole…
Dalla località “Stanga” m1102 di Brumano (Valle Imagna) parte la sterrata agri-silvo-pastorale. Si prende per il sentiero che, passando dal Rifugio Grande Faggio m1240 dell’amico Berizzi, porta alla Bocca di Palio m1380. Ci gustiamo di alcuni panorami su Morterone e le Grigne. Si entra nel bosco di faggi, ormai ridotto a “bel ricordo” dal taglio spropositato per ottenere legna da ardere, passando per una vecchia carbonaia (poiat) e un altrettanto vecchio forno per cuocere la calce (calchera). Si prosegue per la Sorgente delle Forbesette m1409 e si sale fino al Passo del Giuff m1520, il punto più alto del percorso. Passando per alcuni punti panoramici con bella vista sul Monte Due Mani e i Piani dei Resinelli, si arriva alla Sorgente della Pesciola m1173 e, dopo aver attraversato i pratoni che portano ai Piani d’Erna m1270, si risale su sterrata verso il Pizzo D’Erna m1375, un caratteristico sperone che si slancia verso il lago di Lecco, regalando uno spettacolare panorama.
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