“Speranza non
significa avere la certezza che le cose andranno bene,
ma essere convinti
che abbiano senso, comunque vadano a finire”.
“Il mondo è grande” disse il ragazzo.
“E poi? Dopo che sei arrivato ai confini?” chiese don Fornasio.
“Poi però il mondo finisce…”.
“Finisce anche la vita.
E se ce n’è un’altra, si può ricominciare a camminare nell’altro mondo.
Così. Camminare per sempre.
Ecco, mi piacerebbe camminare per sempre”.
Tratto da IL PENDIO DELLE NOCI di Gianni Oliva - 2024 - Mondadori
Baita
Belvedere m1820, Passo San Simone m2015, Cima Camoscio m1910, Cima Capriolo
m1810, Baita Pegherolo m1700. Questi i "punti
d'interesse" del nuovo Sentiero delle Panchine di San Simone,
un'iniziativa organizzata con l'intento di avvicinare le persone alla montagna
con una nuova e curiosa escursione tra distese di prati verdi, natura
incontaminata e sentieri sicuri (?) dove, con un po’ di fortuna, si può incontrare
qualche marmotta fuori dalla sua tana e camosci sui prati.
Il Sentiero
delle Panchine si "dovrebbe" snodare per km6.5, con un dislivello di m400 e una durata
complessiva di circa 2 ore e mezza. Dal Rifugio dello Scoiattolo m1665, punto
di partenza e di arrivo, si raggiunge il Passo San Simone, il punto più alto,
per poi scendere nuovamente nella Conca di San Simone. Il tutto incorniciato da
panorami mozzafiato. Noi ...ci siamo persi facendo un bel giro più ampio (Forcella Rossa, Passo Monte Cavallo,...).
Lungo il
Sentiero delle Panchine sono collocate sei panchine in legno, decorate. Utili
non solo a riposarsi: a ogni panchina è possibile trovare un timbro da
applicare sull'apposito tagliando. Una volta applicati tutti e sei, imbucandolo
nell'apposita cassetta posizionata al Rifugio dello Scoiattolo, si parteciperà
all'estrazione finale di premi. Veramente una bella idea ma …povere panchine!. Coi
vandali che ci sono in giro...
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