24 e 25 febbraio 2018
ECOMUSEO ADDA DI LEONARDO
da Imbersago al Santuario della Rocchetta
Anche se la giornata è "abbastanza" serena, sul fiume c’è una leggera nebbia: ad un certo punto il sole sbuca e mi appare uno spettacolo straordinario: che regalo inaspettato!
Parto dal famoso traghetto di Leonardo: è l’inizio del “Ecomuseo Adda di Leonardo”.
Il traghetto, l’unico rimasto di cinque, scorre su un cavo d’acciaio, teso tra le due sponde, e il manovratore, facendo forza su una corda appesa al cavo d’acciaio, con un leggero sforzo lo spinge al momento della partenza del molo e poi lo dirige e orienta con un timone che sfruttando la corrente dell’acqua attraversa lo scafo, permette la traversata. Questo gioiello leonardesco in pratica è una grande zattera in grado di trasportare sia autovetture che persone.
Mentre si passa sotto il ponte come non pensare che sopra la testa ci sono 2500 tonnellate di ferro, 5000 metri cubi di pietra di Moltrasio, 1200 metri cubi di granito di Baveno e 100.000 chiodi!
Ma la cosa più eclatante è che sopra le nostre teste, a 50 metri, c’è il santuario di Santa Maria della Rocchetta (XIV secolo) a strapiombo sul fiume, a cui si accede al termine di una lunga scalinata, passando per i ruderi di una cisterna romana.
Secondo la leggenda, la sua costruzione fu il dono di un pescatore per il suo salvataggio da parte della Vergine Maria. Luogo di confine, luogo unico. Dietro compaiono le rocce famose che fanno da sfondo al dipinto “La vergine delle Rocce” di Leonardo da Vinci.
La chiesa è anche uno dei 50 santuari del Cammino di San Agostino. Delle frecce gialle ci stanno accompagnando già da un pezzo…
Sito nel comune di Paderno d’Adda, ma facente parte della Parrocchia di Cornate, il santuario gode di una posizione invidiabile dal punto di visto naturalistico e geografico, lì dove ilfiume Adda si divide dal Naviglio di Paderno.
Il Santuario venne edificato nel 1386, stesso anno in cui iniziarono i lavori per il Duomo di Milano.
Solo tre anni più tardi, il Santuario e il terreno circostante vengono donati ai frati eremiti di Sant’Agostino del convento di San Marco di Milano, che però non poterono godere appieno di questo oasi di pace, perché nei primi decenni del Quattrocento l’Adda fu teatro di guerre tra la Repubblica di Venezia e il Ducato di Milano.
Nel 10 luglio 1796 ha inizio il governo napoleonico in Lombardia e con esso la soppressione di molti ordini religiosi e monasteri, tra i quali gli agostiniani del convento di San Marco di Milano.
Il convento di Milano diventò una caserma e gli altri beni vennero confiscati e venduti ai privati, compreso il Santuario Santa Maria della Rocchetta.
Solo verso la metà del 1800 i proprietari donarono quanto restava alla Chiesa di Porto d’Adda, allora annessa con la Parrocchia di Cornate d’Adda.
E’ un camminare nel silenzio, trasportati dal lento defluire del fiume, con colori bellissimi e atmosfere uniche: ci fanno compagnia tanta flora e fauna e molti pescatori.
Ringrazio Fiorenzo per l'interessante visita e spiegazione di questo magnifico posto, la Franca per la promessa della "futura" pasta e fagioli. Giovanni per le foto e Edo per la compagnia. Ci vediamo all'11 novembre e...saremo un bel gruppo! Ci potete scommettere!!
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