venerdì 26 ottobre 2018

EDO&GALDI
25 ottobre 2018
dalla diga di Moledana alle baite di Cola.


L’autunno: questa stagione è sicuramente la mia preferita ed è innegabile che nelle limpide giornate di sole i suoi colori siano incredibilmente belli e magici. Sfruttando le temperature gradevoli delle sue giornate di sole ci “diamo dentro” prima di iniziare un breve letargo invernale. L’ultima di queste passeggiate ci ha portato a scoprire uno dei sentieri più affascinanti e incredibili della Lombardia, il Sentiero del Tracciolino in Valchiavenna (Sondrio): è uno spettacolare sentiero che segue antichi binari, attraversa gallerie e percorre passaggi scavati nella roccia. Un sentiero tutt’altro che naturale, frutto dell’ingegno dell’uomo che ha saputo realizzare un percorso che si accompagna e si fonde in modo perfetto con la natura. Una perfetta opera di recupero di una ferrovia a scartamento ridotto unita a spettacolari (lo so! sono ripetitivo!!) i passaggi scavati nella roccia. Il Sentiero del Tracciolino si snoda lungo il tracciato della ferrovia a scartamento ridotto Decauville costruita negli anni ‘30 per collegare due dighe, una in Val di Ratti e una in Val Codera. Questo sentiero, ripeto, uno dei più spettacolari dell’Alto Lario, è pressoché pianeggiante e si sviluppa a una quota costante di circa 920 metri s.l.m.. E’ facilmente percorribile a piedi ed è molto suggestivo per lo splendido panorama sui laghi di Novate Mezzola e di Como sottostanti. E’ un sentiero che è interamente messo in sicurezza e ha delle protezioni laterali. 

















Volendo fare l’escursione percorrendo la parte più lunga, scenografica e suggestiva del sentiero, abbiamo scelto un itinerario con meno dislivello possibile cioè “risparmiando” almeno m700. Partendo da Verceia, l’imbocco del sentiero si trova al termine di una strada agro-silvo-pastorale (Vico-Motta-Palazzina), in parte asfaltata e in parte sterrata percorribile solo con permesso giornaliero di 5 euro, acquistabile presso i vicini bar della zona. Al termine della strada non c’è un vero e proprio parcheggio ma si deve parcheggiare a bordo strada; quindi nei periodi di alta stagione o nei weekend belli è consigliabile arrivare presto per non rischiare di dover parcheggiare diversi tornanti prima. Un’occhiata alla diga di Moledana con la sua scenografica passerella. L’arco in calcestruzzo ha uno sviluppo del coronamento di oltre 60 metri. Ritornati sui nostri passi, incontriamo subito i binari del Tracciolino e ci immettiamo nel suo percorso pianeggiante fatto di panorami, ponticelli e gallerie. Terminate le rotaie rimaniamo sul tracciato e, dopo la deviazione per il bel borgo di san Giorgio, saliamo alle baite di Cola m1018. Una fermata per un veloce gnam-gnam e siamo ridiscesi percorrendo il sentiero a ritroso. Abbiamo percorso circa km17, con un dislivello di circa m100, ripeto, tra panorami, gallerie e ponticelli.
 



 










Come ci ha detto la nostra amica Annabeeeeee...beeeeeella davvero!


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