giovedì 4 ottobre 2018

EDO&GALDI
4 ottobre 2018

Nel territorio di questo paesino in provincia di Como si trova uno dei castagneti più grandi della Lombardia, il castagneto di Enco, che ha una storia speciale. Quindi se siete in cerca di un posto dove cercare le castagne segnatevi questo nome perché, oltre alle castagne, troverete anche un pezzo di storia lombarda. 
Il Castagneto di Enzo è infatti uno dei più famosi del Triangolo Lariano, già segnalato nelle mappe del Castasto Teresiano della prima metà del ‘700. In un pianoro si trova una grande distesa di castagni da frutto dove ancora sopravvive lo “ius plantandi“ secondo il quale gli abitanti del territorio potevano avere la proprietà degli alberi coltivati sul suolo pubblico. Questo diritto ha origini molto antiche, probabilmente nel diritto germanico, e stabilisce che gli alberi piantati sul suolo pubblico sono in realtà di privati che possono godere dei loro frutti a fronte del pagamento di un canone annuo dovuto per ciascuna pianta. Le motivazioni di questa tradizione sono da comprendere in una società contadina in cui la raccolta delle castagne era a tutti gli effetti una forma di sostentamento: questi frutti erano in tempi antichi l’alimento principale della popolazione durante i lunghi mesi invernali e nel Medioevo intere famiglie riuscivano a sopravvivere proprio alimentandosi con ciò che veniva raccolto nelle selve. A Rezzago una delibera comunale ha ribadito questo diritto e oggi nel castagneto di Rezzago ci sono oltre mille alberi, suddivisi in circa settanta proprietari, una meraviglia per gli occhi ma anche una bella gita d’autunno.















"Ci sedevamo uno di fronte all’altro su un ramo,
le gambe nude a penzoloni,
e mangiavamo more di gelso e castagne
di cui avevamo sempre le tasche piene".

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