mercoledì 3 febbraio 2021

 GALDI - 2 febbraio 2021

"Alla Candelora se nevica o se plora
dall'inverno siamo fora.
Se la neve vai a pestare
ancora per un mese lo potrai fare".


Il SANTUARIO DELLA SACRA FAMIGLIA DI NAZARETH si colloca a quota m1230, nel comune di Palazzago, sul Monte Linzone m1392, balcone panoramico su colli e pianura fino agli Appennini e alle Alpi da un lato e verso valli e monti dall'altro con panorama sulla Val San Martino sottostante. Qui il panorama si apre a 360°. La rustica chiesetta è una struttura spoglia, rettangolare, in pietra locale, sormontata in fronte da un lineare campaniletto pure in sassi a vista. Fino a pochi anni fa era una comune stalla di montagna per il ricovero degli animali in alpeggio. Fu poi abbandonato e fu invasa dal degrado. Attorno al 1990, un gruppo d’intraprendenti volontari (Alpini, Scout, Cai) maturò un’idea ardita: recuperare il manufatto, consolidandolo per destinarlo al culto della Santa Famiglia di Nazareth. L’intervento di recupero, tuttavia, si rivelò più impegnativo del previsto a causa della precarietà dell’edificio, privo di fondamenta. Lo si volle comunque ricomporre nella sua tipica struttura contadina; fatica resa ancor più ardua dalla mancanza di strada, corrente elettrica e acqua potabile. Il 20 agosto 1994, l’opera di ricostruzione poteva ritenersi sostanzialmente compiuta e il Vescovo di Bergamo, Monsignor Roberto Amadei, saliva sul monte per benedire il nuovo Santuario. Lo volle dedicare alla Sacra Famiglia di Nazareth, nell’anno internazionale della famiglia, a perenne memoria e protezione, come ricorda la lapide a lato della facciata. Quattro anni dopo, l’11 ottobre 1998, era inaugurato anche il piccolo campanile sovrastante, la facciata, con due squillanti e argentine campane di fine settecento, dismesse dal Santuario di Sorisole. Gli alpini di Palazzago ne furono gli artefici e ne divennero i fedeli custodi. Nel frattempo, anche la baita antistante, a pochi passi dal tempio, fu riadattata e arredata a luogo di accoglienza, con circa venti posti letto, la cucina e alcuni spazi di servizio. Il Santuario divenne in breve meta di sempre più numerosi pellegrinaggi e luogo di preghiera e incontro per tutti i fedeli.








































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