venerdì 8 settembre 2023

 GALDI, semper 'n gir
7 settembre 2023

“Gli uomini vivono in un mondo dove sono le parole e non le azioni ad avere il potere, dove la massima competenza è il controllo del linguaggio. Quelli più forti non fanno nulla: parlano solamente, parlano di continuo”.

Basta dire Rifugio Rosalba per capire che si parla di Grignetta. Strano …oggi non c’è il solito assalto alla montagna! Il sentiero, denominato delle Foppe, inizia con una camminata in un bellissimo bosco di faggi: in autunno, con il foliage, deve essere un quadro cromatico unico. In questo tratto la passeggiata non è impegnativa: il sentiero è pianeggiante con un leggero saliscendi fino a quando il panorama si apre sulle guglie della Grignetta. Inizio ad assaporare l’assoluta bellezza della regina Grigna (il suo re è il Resegone!). Ma non m’illudo sulla facilità del sentiero, perché da qui inizia a diventare ripido e diventa impegnativo dal bivio per il Sentiero dei Morti. Passo alla base delle varie torri dove parte il sentiero per raggiungerle: Punta Giulia, Torre Costanza, Mongolfiera. Ma …non ci posso credere …c’è anche la Torre Ratti! Sarà contento il mio amico Edo! Esco dal bosco che mi ha accompagnato finora per affrontare l’ultima parte del mio cammino verso il rifugio, tra i pendii erbosi e le guglie della montagna che Leonardo Da Vinci definiva “pelada”. Daiii …diciamoci la verità …un pizzico di Dolomiti a Lecco. L’imponente Torre Cecilia sorveglia il sentiero e gli escursionisti. Il rifugio inizia a intravedersi, ma nonostante sembri lì vicino, si deve ancora camminare per arrivare alla meta. Ci deve essere il solito buontempone che, dall’altra parte, tira il sentiero verso di se! Gli ultimi sforzi e arrivo in una posizione fantastica e molto panoramica su un dosso naturale. Mi abbandono alla contemplazione di un panorama stupendo che dal lago di Como spinge lo sguardo fino all’orizzonte, coronato dalla catena delle Alpi, dove si riesce chiaramente a riconoscere, nelle belle giornate, il Gran Paradiso, il Monviso e il Monte Rosa.
Percorso impegnativo non tanto per il giusto dislivello, ma per alcuni passaggi attrezzati, altri che si superano con l’aiuto delle mani, alcuni su roccia viva,… Insomma, …alla partenza dici “Ma chi c…o me l’ha fatto fare” ma all’arrivo ”Sono veramente soddisfatto!”.





































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