Passeggiata fra le antiche chiese romaniche degli Almenno
con il Gruppo Guide Antenna Europea del Romanico
Pochi appunti di viaggio per lasciar spazio alle immagini …che parlano da sole! Parto, nel secondo gruppo, dal sagrato della chiesa di San Tomè, per percorrere il sentiero che scende fino all’antica Pieve o Santuario della Madonna del Castello, che, da molti, è conosciuta anche come Madonna della Candelora; dopo una breve sosta si riparte per raggiungere la chiesa di San Giorgio, dove siamo accolti da un piccolo intrattenimento musicale a cui segue la visita alla chiesa. Ci si rimette in marcia per l’agro di Almenno, per godere del delizioso aperitivo servito nel cortile del Monastero di San Tomè.
SAN TOME’ - Rarissimo monumento romanico a pianta circolare del XII secolo. Durante gli equinozi un raggio di sole attraversa la rotonda e colpisce il tabernacolo, creando uno spettacolo affascinante. E’ uno degli edifici sacri più importanti dell’architettura romanica per la forma definita dai tre tamburi cilindrici sovrapposti. L’apparato scultoreo è soprattutto rappresentato dai capitelli tutti diversi tra loro (uno addirittura capovolto!), provenienti da altri antichi edifici e da una grande villa romana.
COMPLESSO MONUMENTALE DELLA MADONNA DEL CASTELLO - Costituito da tre chiese di diverse epoche: il Santuario di Santa Maria del Castello del XVI secolo, la pieve di San Salvatore della fine del IX secolo e, sotto questa, una cripta del VII-VIII secolo. Attualmente “chiusa per restauro fino al termine dei lavori” (?).
SAN GIORGIO - Rappresenta, dopo Santa Maria Maggiore, la più grande chiesa romanica della diocesi di Bergamo. La basilica di San Giorgio in Lemine è sorta intorno all'anno 1150. E’ una chiesa ora immersa nel verde della campagna, mentre anticamente era circondata da un borgo medioevale, distrutto dalla Repubblica Veneta nel 1443. Pare sia stata fatta edificare dall'Episcopato di Bergamo nel periodo in cui si ricostruiva la basilica di San Maria Maggiore in città; vi avrebbero lavorato le medesime maestranze, utilizzando gli stessi materiali e tecnica costruttiva. Dopo la fase iniziale, i lavori subirono un'interruzione e furono conclusi sulla fine del XII secolo con una muratura diversa. L'aspetto più importante di San Giorgio è la decorazione pittorica. La chiesa conserva il più consistente campionario di affreschi due-trecenteschi che in Bergamasca si possano ammirare raccolti in un solo luogo. Sulle pareti delle navate laterali e sui pilastri ci sono affreschi votivi, il cui soggetto riguarda la Vergine o Santi particolarmente venerati, ma i più importanti si trovano sulla navata centrale e formano un ciclo completo della Vita di Cristo, il più antico conosciuto in Bergamasca. Grande rilievo a San Giorgio (ben tre affreschi rappresentano l’uccisione del drago!) e a Santa Caterina. Pittori ignoti della fine del Duecento e degli inizi del Trecento di scuola romana, assisiate e lombarda ne sarebbero gli autori.
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