e tantissimi amici
(da un ristorante all’altro)
“Secondo te? E’ una
storia che se la racconti non ci credono,
e a chi gliela
dovevano dare?
A due poveri bigoli
come noi”.
“Se, a quanto sembra
siamo in due cani a litigare per lo stesso osso. Amò”.
“Mo’ che’?
“Amò nel nostro dialetto
significa ancora, dico:
non è mica la prima
volta che dobbiamo fare queste scemate in due”.
“Dillo a me, dillo. E
mo’?.
“L’ho già detto io”.
“No, nel dialetto mio
invece significa: e adesso? Che devi fa’?”.
“Devo parlare con
l’ispettore medico”.
“Ho già chiesto a un
guardiano che passava, dice che è da mo’ che è uscito”.
“Cioè è uscito
adesso?”.
“No: da mo’ che è uscito,
dalle parte mie vuol dire che è uscito da molto tempo”.
“Ma prima avevi detto
un’altra cosa”.
“No, so’ due cose
diverse”.
“E non c’è neanche il
vice?”.
“Quello mo’ mo’ se
n’è andato”.
“Vuol dire che è
andato da ancora più tempo?”:
“No, vuol dire appena
adesso”.
“Ma perché prima… E
tu sei qui da tanto?”.
“No, mo’ proprio sono arrivato”.
“Senti a me,
Pagnoncè, vieneme dietro.
Al paese mio da mo’
che è andato vuol dire che è da tanto tempo.
Mo’ se n’è andato
vuol dire da poco. Mo’ mo’ da pochissimo, e
mo’ proprio invece
vuol dire adesso”.
“E a senso secondo
te?”.
“Mo’ che
mi ci fai pensare, non tanto”.
Mi ricordo …il mese di settembre arrivava e, puntuale come un orologio svizzero, anzi, valdimagnino, arrivava anche l’Imagnalonga, Camminata Enogastronomica su e giù per le bellezze paesaggistiche della Valle Imagna. Mi ricordo …ho girato per tutta la valle, grazie alle sue tredici edizioni, grazie ai suoi tredici tracciati ogni anno diversi, scoprendo percorsi e sentieri che mi erano sconosciuti …e vi assicuro che in valle, essendoci nato, ne ho fatta tantissima di strada! Mi ricordo …le tappe di sosta per “assaggiare” le varie leccornie che ogni sosta proponeva, tra le quali …ovetto sbattuto corretto con un dito di caffè e mescolato con un savoiardo, croste di grana alla brace, lardo avvolto su grissinoni, birra distillata direttamente dalla botte, …e la gigantesca torta finale o la mega-crostatina.
Oggi …domenica 29 settembre, (ri)torno, con vero piacere, alla Camminata Enogastronomica degli Almenno, giunta alla settima edizione. Un bellissimo (l’ho voluto sottolineare!) percorso collinare, tra boschi, castagni, olivi e vitigni (buono il novello vino Carlino!) di circa km17 (daiii ...qualche metro in più!), con tappe di degustazione nei ristoranti d’eccellenza dell’ampia zona percorsa tra gli Almenno e l’Albenza (favolosa la zuppa inglese!). Alla partenza, visita guidata al Tempio di San Tomè e all’arrivo, la chiesa di San Nicola con i suoi stupendi affreschi e fregi.
In
ordine cronologico di passaggio, il relativo piatto proposto: credetemi …cibi
capaci di saziare ogni tipo di stomaco e di sballare parametri sanguigni non
ancora scoperti.
La
mia scarsa notazione neuronale non mi ha permesso di occuparmi di due problemi
alla volta: non sono stato capace di pensare e masticare contemporaneamente
…perciò lascio ampio spazio alle fotografie in modo da godermi una buona
digestione!!
Segnati sul calendario …settembre 2025! …e picchiaci il naso (la bocca!) anche tu! Un grande grazie ai nostri simpatici capigita e, da ruffiano, al grande (beh! direi “alto” cm192!) Pietro, il Presidente della ProLoco.
GRAZIE!!
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